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I pozzetti ricoprono un ruolo cardine nel sistema di gestione delle acque piovane andando infatti a creare una vera e propria barriera. Il sifone è un elemento fondamentale nel corpo ricettore di un pozzetto, infatti, convoglia correttamente i liquidi, impedisce la risalita dei cattivi odori dagli scarichi oltre ad evitare intasamenti ed ingorghi. Nella maggior parte dei sifoni però spesso ristagnano liquidi e detriti che diventano un ambiente di sviluppo e proliferazione di insetti indesiderati come zanzare tigre, scarafaggi, mosche dello scarico, ed alcuni piccoli animali, creando veri e propri problemi igienici spesso risolti con prodotti chimici che accumulandosi, di volta in volta, nelle falde acquifere e nei terreni circostanti, possono risultare tossici per l’ambiente.
Per una lotta contro le larve di insetto in un’ottica di sostenibilità Link propone l’innovativo ECOSYSTEM: un intelligente meccanismo di apertura e chiusura a leva basculante
Per maggiori informazioni leggi il seguente articolo
Il ristagno delle acque piovane è un fenomeno largamente conosciuto e gestito nella pianificazione urbana ed extraurbana in quanto la formazione di ampie pozzanghere può causare pericoli nelle rampe di accesso, nei cortili, nei marciapiedi e nei passaggi pedonali che tendono a diventare impraticabili o disagevoli, ugualmente la presenza di pozze può insudiciare stradelli carrabili rendendo rischiosa la circolazione dei pedoni e dei mezzi. Per tale ragione vengono progettate diverse soluzioni per contenere, convogliare e smaltire le acque piovane attraverso cunette laterali o grondaie, pluviali, chiusini, caditorie e pozzetti.
I pozzetti ricoprono un ruolo cardine nel sistema di gestione delle acque piovane andando infatti a creare una vera e propria barriera, quale ultimo argine contro la diffusione dei fastidiosi miasmi provenienti dalle fognature. All’interno di tali impianti, come noto, sono presenti parti solide, le quali vengono prontamente fermate dal sifone. Un processo che impedisce inoltre l’intasamento del sistema fognario. La realizzazione di tali sistemi prevede una loro apertura per una corretta manutenzione richiesta in tutte le stagioni, anche nei periodi secchi, inquanto, le basse velocità delle acque che si registrano in estate possono causare l’accumulo dei solidi sul fondo dei condotti riducendone la portata e creando odori fastidiosi, corrosione e aggressione biochimica; altre volte il materiale in precedenza sedimentato, viene rimesso in sospensione durante un evento meteorico particolarmente intenso e se non riesce a raggiungere la rete fognaria, intasa il corpo ricettore.
Il sifone è un elemento fondamentale nel corpo ricettore di un pozzetto, infatti, sebbene sia quasi sempre invisibile alla vista, convoglia correttamente i liquidi, impedisce la risalita dei cattivi odori dagli scarichi oltre ad evitare intasamenti ed ingorghi. Nella maggior parte dei sifoni però spesso ristagnano liquidi e detriti che diventano un ambiente di sviluppo e proliferazione di insetti indesiderati come zanzare tigre, scarafaggi, mosche dello scarico, ed alcuni piccoli animali, come i topi. Gli insetti depongono ammassi di uova con tempi di incubazione che variano a seconda dell’ambiente e della stagione, creando veri e propri problemi igienici e richiedendo spesso l’utilizzo di prodotti chimici, come le pastiglie contro le larve di zanzara o simili, che accumulandosi, di volta in volta, nelle falde acquifere e nei terreni circostanti, possono risultare tossici per l’ambiente.
Per una lotta contro le larve di insetto in un’ottica di sostenibilità Link propone l’innovativo ECOSYSTEM, una novità assoluta, efficace e funzionale, realizzata con l'obiettivo di combattere alla fonte il sempre più grave problema della proliferazione della zanzara tigre ed degli altri insetti infestanti, attraverso un ingegnoso metodo di scarico e che svolge un efficace azione antintrusione.
ECOSYSTEM, infatti, ha un intelligente meccanismo di apertura e chiusura a leva basculante, realizzata in acciaio inox AISI 304, che permette il deflusso dei diversi materiali di scarto, sia solidi sia liquidi nel condotto di scarico del chiusino, dopodiché si richiude svolgendo la funzione di una valvola di ritegno evitando così qualsiasi intrusione indesiderata.
Il sistema presentato da Link permette di preservare l’habitat dalla deposizione delle larve, evitando le disinfestazioni degli insetti adulti che inevitabilmente eliminano anche altri insetti utili e impollinatori determinanti per l’ambiente.
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Le specifiche di isolamento industriale prevedono generalmente che l’isolamento delle tubazioni avvenga durante i tempi di fermo per manutenzione, quando la temperatura delle tubazioni è simile alla temperatura ambiente, per poi variare rapidamente quando l’impianto torna in esercizio, creando una importante dilatazione termica che può portare a gravi dispersioni di calore ed energia. Si rende pertanto spesso necessario un sistema di isolamento a doppio strato per mitigare la potenziale apertura dei giunti.
Esperto in tali processi Paroc offre soluzioni di coppelle a semi guscio e, in aggiunta, l'innovativa soluzione PAROC Pro Lock in mono-strato.
PAROC Pro Lock è una soluzione unica, che offre i vantaggi di un isolamento in doppio strato ma con un’unica applicazione in strato singolo. Si tratta di un’unica coppella con 2 spessori sovrapposti ed a giunti sfalsati ad incastro (Z-Lock) – sia circonferenziali, sia longitudinali - i quali minimizzano la dispersione termica causata dall'espansione meccanica.
La coibentazione delle tubazioni negli impianti industriali è fondamentale per la massimizzazione del rendimento degli impianti, in quanto le macchine che trasformano il materiale da lavorare in prodotti a maggior valore aggiunto, impiegano una elevata quantità di energia che non può essere dispersa.
Le specifiche di isolamento industriale prevedono generalmente che l’isolamento delle tubazioni avvenga durante i tempi di fermo per manutenzione, quando la temperatura delle tubazioni è simile alla temperatura ambiente, per poi variare rapidamente quando l’impianto torna in esercizio, creando una importante dilatazione termica che può portare a gravi dispersioni di calore ed energia. Si rende pertanto spesso necessario un sistema di isolamento a doppio strato per mitigare la potenziale apertura dei giunti.
Esperto in tali processi Paroc offre soluzioni di coppelle a semi guscio e, in aggiunta, l'innovativa soluzione PAROC Pro Lock in mono-strato.
PAROC Pro Lock è una soluzione unica, che offre i vantaggi di un isolamento in doppio strato ma con un’unica applicazione in strato singolo. Si tratta di un’unica coppella con 2 spessori sovrapposti ed a giunti sfalsati ad incastro (Z-Lock) – sia circonferenziali, sia longitudinali - i quali minimizzano la dispersione termica causata dall'espansione meccanica. Le coppelle PAROC possiedono inoltre un'eccellente resistenza alla compressione e sopportano facilmente il peso del rivestimento metallico. In questo modo eliminano le dispersioni energetiche ed i ponti termici causati dall'aggiunta di strutture di supporto del rivestimento e riducono al minimo il rischio di danni da impatti meccanici.
PAROC Pro Lock è un prodotto sicuro ed uno strumento eccellente per ridurre al minimo il rischio di CUI (Corrosion Under Insulation), mantenendo le ottime proprietà idrorepellenti a temperature fino a 300 °C.
PAROC Pro Lock offre innegabili vantaggi, quali:
• una soluzione tecnicamente superiore, senza ponti termici;
• garantisce il 25% in meno di dispersione termica rispetto alle soluzioni tradizionali;
• è una soluzione isolante molto sottile ma estremamente efficiente;
• richiede meno superficie e materiale di rivestimento;
• occupa meno spazio nei processi a tutto vantaggio della struttura;
• si applica con tempi e relativi costi di installazione ridotti (rispetto alla soluzione in doppio strato tradizionale con doppia applicazione);
• non richiede una struttura di supporto;
• i giunti Z-Lock prevengono la significativa dispersione di calore causata dall'espansione termica del tubo riscaldato;
• consente una riduzione dei tempi di fermo impianto durante la manutenzione;
• contribuisce alla sostenibilità.
Nelle applicazioni industriali è essenziale che una soluzione isolante resista a temperature molto elevate senza cedimenti, contrasti gli effetti meccanici di distorsione del rivestimento, mantenga una buona resistenza alla compressione anche nel lungo periodo, fornisca un buon isolamento termo - acustico grazie alla struttura fibra porosa e alta densità della lana di roccia e sia sicuro durante o dopo l'uso: caratteristiche a cui PAROC Pro Lock risponde appieno.
Per maggiori dettagli segui il video
Il massetto e il sottofondo sono due strati differenti presenti nei solai, quale struttura orizzontale che divide i diversi piani di un edificio. La superficie intradossale del solaio si chiama soffitto, mentre la superficie estradossale è il sostegno del pavimento del piano superiore. Sulla superficie estradossale poggia il sistema pavimento, quale insieme degli strati compresi tra il supporto strutturale e la pavimentazione finale: sistema che richiede un’attenta progettazione per garantire la resistenza, stabilità e sicurezza.
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Il massetto e il sottofondo sono due strati differenti presenti nei solai, quale struttura orizzontale che divide i diversi piani di un edificio. La superficie intradossale del solaio si chiama soffitto, mentre la superficie estradossale è il sostegno del pavimento del piano superiore. La tecnica costruttiva del solaio si è gradatamente modifica con l’impiego di nuovi materiali e tecnologie, pur rimanendo costate l’importanza di un elemento sicuro, con buona resistenza, idonea elasticità, peso e spessori modesti.
Sulla superficie estradossale poggia il sistema pavimento, quale insieme degli strati compresi tra il supporto strutturale e la pavimentazione finale: sistema che richiede un’attenta progettazione per garantire la resistenza, stabilità e sicurezza.
Nell'edilizia moderna la realizzazione del sistema pavimento si sviluppa genericamente su 4 livelli:
I massetti di supporto (distinguendosi dai massetti strutturali, bituminosi ed a secco) si differenziano in base a diversi parametri che ne caratterizzano il tipo e la destinazione d’uso, la posizione, la tipologia costruttiva, i materiali, le modalità di confezionamento, il tipo pavimentazione che dovrà supportare e dal ruolo funzionale all’interno del Sistema Pavimento.
Il massetto, prima di ricevere i pavimenti, deve essere: maturo (la maturazione è completa all’evaporazione dell’acqua nell’impasto), compatto (quando il materiale è stato ben costipato e quindi sono stati eleminati i vuoti d’aria all’interno), livellato (quando sono spianati li avvallamenti e di conseguenza e la superfice ha una corretta planarità) e privo di fessurazioni (la fessurazione estese devono essere ripristinate con appositi materiali prima della posa dei pavimenti).
Solitamente, a seconda dei carichi verticali da ripartire, i massetti di supporto incorporano un sistema d’armatura per le pavimentazioni in calcestruzzo, come rinforzo, anche per quelli a basso spessore, per proteggere il sottofondo da eventuali difetti da ritiro, fornire un margine di sicurezza superiore, qualora siano superate le condizioni d'impiego previste, oppure eccessiva deformabilità del sottofondo e contenere gli effetti delle variazioni dimensionali della pavimentazione dovuta alle tensioni originate dal ritiro del sottofondo.
Link propone due tipologie di armatura leggera per massetti di supporto e sottofondi antifessurante:
Entrambi costituiscono importanti accorgimenti, utili prima di posare qualunque tipo di pavimentazione, per realizzare un idoneo massetto di sottofondo e relativo massetto di finitura, che garantiscono un adeguato supporto e compattezza alla superfice. La costituzione di uno strato uniforme e privo di soluzione di continuità su cui applicare la pavimentazione evita ogni possibilità di danneggiare il risultato finale con un conseguente aggravio dei costi.
Il marchio PAROC eed il caratteristico imballaggio a strisce bianche e rosse, racchiude soluzioni per l’isolamento termico, antincendio e acustico in varie applicazioni.
E’ riconoscibile non solo per il packaging ma soprattutto come sinonimo di soluzioni di isolamento ad alta efficienza energetica e antincendio.
I prodotti Paroc, infatti, non contengono ingredienti o prodotti chimici che ne impediscono il riciclo, aumentano il comfort e la sicurezza dell’ambiente nel quale sono installati, migliorano i luoghi di lavoro e l’efficienza dei processi industriali.
La lana di roccia Paroc è pienamente conforme ai stringenti dettami imposti dal sistema finlandese RTS Building Information Foundation per la classificazione delle emissioni dei materiali per edilizia, ed inoltre soddisfa i requisiti più severi (M1) nel sistema volontario finlandese per il calcolo delle emissioni dei materiali isolanti.
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Il marchio PAROC ed il caratteristico imballaggio a strisce bianche e rosse, racchiude soluzioni per l’isolamento termico, antincendio e acustico in varie applicazioni.
E’ riconoscibile non solo per il packaging ma soprattutto come sinonimo di soluzioni di isolamento ad alta efficienza energetica e antincendio.
I prodotti Paroc, infatti, non contengono ingredienti o prodotti chimici che ne impediscono il riciclo, aumentano il comfort e la sicurezza dell’ambiente nel quale sono installati, migliorano i luoghi di lavoro e l’efficienza dei processi industriali.
La lana di roccia Paroc è pienamente conforme ai stringenti dettami imposti dal sistema finlandese RTS Building Information Foundation per la classificazione delle emissioni dei materiali per edilizia, ed inoltre soddisfa i requisiti più severi (M1) nel sistema volontario finlandese per il calcolo delle emissioni dei materiali isolanti.
La sicurezza dei prodotti Paroc, per la salute umana e per l’ambiente, è attestata dalla loro conformità, a livello europeo, ai seguenti standard:
I prodotti in lana di roccia Paroc sono conformi ai regolamenti REACH (concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche e che istituisce un’Agenzia europea per le sostanze chimiche) e CLP (concernente la classificazione, l’etichettatura e l’imballaggio delle sostanze e delle miscele). Ciò comporta che vengano eseguiti controlli periodici relativamente alla presenza delle sostanze menzionate nella lista delle “sostanze candidate”, cioè quelle sostanze estremamente preoccupanti e/o pericolose per la salute umana se presenti in percentuale superiore allo 0,1% in peso. Nessun prodotto Paroc contiene tali sostanze in percentuali superiori ai limiti soglia dichiarati nel Regolamento.
Per questi motivi, ai sensi dei Regolamenti, non è richiesta alcuna scheda di sicurezza per i prodotti Paroc. È altresì disponibile un’apposita scheda contenente le istruzioni sulla sicurezza d’uso.
Il 10 Agosto 2009 la Commissione Europea ha emesso il Regolamento “CE 790/2009” recante modifica, ai fini dell’adeguamento al progresso tecnico e scientifico, del Regolamento CLP relativo alla classificazione, etichettatura ed imballaggio delle sostanze e delle miscele. In tale Regolamento viene annullata la classificazione R38 (irritante) per le lane minerali. Pertanto i prodotti in lana di roccia Paroc non provocano irritazione alla pelle per sfregamento meccanico, come stabilito da tale Regolamento.
Il Centro Internazionale di Ricerca sul Cancro (IARC), membro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha condotto approfonditi studi sulla pericolosità delle fibre minerali, identificando come caratteristiche discriminanti la composizione chimica e la bio-persistenza, ovvero la capacità di rimanere per lungo tempo nel corpo umano, provocando infiammazioni, irritazioni e potenzialmente anche il cancro. Dalle ricerche effettuate è emerso che l’impiego di lane minerali non costituisce un incremento della probabilità di sviluppare neoplasie.
Le lane minerali, e quindi anche la lana di roccia Paroc, vengono inserite nella classificazione IARC all’interno del Gruppo 3, “non classificabili in quanto alla loro cancerogenicità per l’uomo”,al pari di sostanze quali il tè ed altri alimenti.
La lana di roccia Paroc è sicura: per la sua produzione non vengono utilizzati né CFC né HCFC, non contiene amianto ed ottempera alla Nota Q.
La Direttiva della Commissione Europea 97/69/CE del 5 dicembre 1997, recepita a livello nazionale con il D.M. 01/09/98 e con la Circolare n. 4 del 15 marzo 2000, ha introdotto per le lane minerali la “Nota Q”, relativa alla bio-solubilità. La Nota Q è stata poi ripresa e confermata dal Regolamento CLP, modificato dal Regolamento CE 790/2009.
La Nota Q prevede che le lane minerali contenenti un quantitativo di ossidi alcalino-terrosi superiore al 18% in peso possano essere sottoposte ad esperimenti che ne verifichino la biosolubilità, ovvero la predisposizione ad essere assorbite ed espulse dall’organismo umano.
La biosolubilità della lana di roccia Paroc è attestata dal certificato n°. 02G01013 del 20/09/2001 dell’Istituto Fraunhofer di Hannover.
A maggior garanzia delle caratteristiche di biosolubilità delle proprie produzioni, Paroc ha aderito al marchio volontario dell’ente di certificazione europeo EUCEB (European Certification Board for Mineral Wool Products), che garantisce, attraverso il controllo continuo della produzione, che sia rispettata la composizione originaria conforme alla Nota Q, così come certificato dall’Istituto accreditato.
A livello nazionale, il 25 marzo 2015, la Conferenza Stato/Regioni ha approvato il documento “Le Fibre Artificiali Vetrose (FAV): Linee guida per l’applicazione della normativa inerente ai rischi di esposizioni e le misure di prevenzione per la tutela della salute”, aggiornate il 10 Novembre 2016, che riprende e conferma i concetti già espressi dalla normativa europea, indicando come sicure per la salute degli utenti e degli operatori le lane minerali che rispettino la Nota Q oppure la Nota R (relativa al diametro ponderato della fibra).
Le lane minerali in possesso di un certificato di conformità alla nota Q e/o R (documenti che, come la certificazione EUCEB, dovranno essere mantenuti a disposizione di eventuali controlli da parte degli organi di vigilanza e che sono sufficienti a dimostrare la non pericolosità del rifiuto stesso), non sono sostanze né cancerogene né irritanti. La novità introdotta dalle nuove Linee Guida è che la nota Q deve essere verificata per via documentale essendo in tal caso sufficiente quanto contenuto nelle schede informative di sicurezza che accompagnano i prodotti.
Ai rifiuti dunque contenenti queste lane minerali, viene attribuito lo status di “rifiuto speciale non pericoloso“ ed il codice CER 170604.
Lo smaltimento dei rifiuti costituiti da fibre minerali artificiali può avvenire direttamente all’interno della discarica in celle dedicate, realizzate con gli stessi criteri adottati per i rifiuti inerti, ed effettuato in modo tale da evitare la frantumazione dei materiali (cfr. art. 6 del D.M. 27/09/2010 “Definizione dei criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica, in sostituzione di quelli contenuti nel decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio 3 agosto 2005”).
A Paroc è stato assegnato il marchio di qualità RAL, che attesta che i prodotti in lana di roccia non contengono sostanze cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione, in base alla regola tecnica tedesca per le sostanze pericolose TRGS 905.
La direttiva RoHS, entrata in vigore il 1° luglio 2006, limita l’utilizzo di sei sostanze pericolose nella costruzione di vari tipi di apparecchiature elettriche ed elettroniche in quantità superiori ai valori massimi di concentrazione: Piombo, Mercurio, Cadmio, Cromo esavalente, Bifenili polibromurati (PBB) ed Etere di difenile polibromurato (PBDE).
I prodotti in lana di roccia Paroc NON contengono alcuna delle sostanze pericolose descritte nella direttiva RoHS.
Gli stabilimenti Paroc sono certificati in accordo al sistema di qualità ISO 9901 e al sistema ambientale ISO 14001. Questi sistemi gestionali garantiscono la costanza e l’elevata qualità dei prodotti Paroc, nel massimo rispetto dell’ambiente.
Link è importatore ufficiale della lana di roccia PAROC; una scelta basata sulle garanzie prestate e sulla qualità intrinseca del prodotto, proponendo sul mercato una lana che può essere utilizzata senza rischi, nè per la salute umana, in quanto viene prodotta esclusivamente in fibre ad alta biosolubilità, né per l’ambiente, in quanto viene prodotta con materiali naturali e rispettosi dell’ambiente per tutto il ciclo di vita.
Sede Amministrativa: Ponte Morosini, 49 Marina Porto Antico 16126 Genova
ITALIA
Tel. +39 010 2546.901 – Fax +39 010 2546.999 –
Sede Logistica: Strada della Guasca, Zona Industriale D5 15122 Spinetta Marengo ITALIA
Tel. +39 0131 216.556 – Fax +39 0131 611.447
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