SEGUICI
MAC WELDING
IL NOSTRO PARTNER
PER LA SALDATURA
ULTIME NEWS
Le azioni meccaniche e termiche che si generano negli impianti dell’industria di processo, producono spesso umidità che, se non viene correttamente risolta, può ridurre drasticamente la durata di tubazioni e apparecchiature aumentando il rischio di perdite, riducendone fortemente la sicurezza.
Un aspetto insidioso, sempre più riconosciuto da professionisti del settore industriale, è la cosiddetta CUI - Corrosion Under Insulation - quale forma grave di corrosione localizzata che si verifica principalmente sotto il materiale isolante applicato su apparecchiature in acciaio.
Le soluzioni PAROC per l’industria di processo propongono prodotti di lunga durata, esenti da manutenzione ed efficienti sotto il profilo energetico
Per maggiori informazioni leggi il seguente articolo.
L'umidità segue quattro diversi meccanismi di trasporto per penetrare in un edificio: il più comune è quello in forma liquida per conto di agenti atmosferici o problemi strutturali, come infiltrazioni d’acqua per rotture di tubazioni. L’umidità viene veicolata anche dall'aria (per convezione) attraverso il passaggio del flusso di aria calda (diretta o tramite ventilazione forzata) il cui tasso di umidità varia in base alla temperatura dell’aria. Un’altra forma importante di circolazione dell’umidità è il vapore che trasporta umidità quando la pressione di saturazione si alza ed il vapore acqueo inizia a condensare. Infine, silente ma attiva, è umidità capillare, di risalita, dovuta alla capacità di un liquido di salire attraverso i pori del terreno tramite i minuscoli canali che distinguono i materiali e i leganti da costruzione, danneggiando la muratura che generalmente appare segnata da aloni scuri orizzontali.
Se l'umidità relativa è elevata (≥ RH80 - 85%) e la temperatura è superiore a 10 ° C e vi sono materiali organici sufficienti, si crea la muffa le cui spore posso creare danni alla salute.
Per tale ragione i meccanismi di trasporto dell'umidità sono attentamente studiati in fase di progettazione degli edifici e devono essere anche accuratamente valutati durante la costruzione, non solo per la corretta applicazione dei prodotti, ma anche per gli interscambi tra materiali diversi e la loro conservazione in cantiere.
Diversi studi dimostrano come la maggior parte dei materiali da costruzione contenga acqua, che tende a convogliare nelle strutture rapidamente già durante la fase di costruzione. Per questo motivo, la permeabilità al vapore acqueo dell'isolamento gioca un ruolo fondamentale quando si tratta del tempo di asciugatura dell'intera struttura: l'isolamento con un'elevata permeabilità al vapore acqueo consente all'umidità delle strutture di fuoriuscire in due direzioni.
La lana Paroc offre comprovata sicurezza contro umidità perché:
• non assorbe l'umidità dall'aria circostante. Rimane asciutta anche in ambienti molto umidi;
• non assorbe acqua liquida;
• asciuga molto velocemente a temperatura ambiente normale;
• mantiene le sue prestazioni e dimensioni termiche dopo l'esposizione all'umidità;
• agisce come rottura capillare nelle soluzioni sotterranee;
• non ostruisce l'umidità alle costruzioni - è un materiale a diffusione aperta (Mμ = 1) che consente il trasporto del vapore acqueo attraverso di esso evitandone il ristagno e la condensa;
• permette un'asciugatura delle strutture in calcestruzzo notevolmente più rapida rispetto ai materiali isolanti impermeabili;
• non raccoglie l'umidità nelle costruzioni e quindi rivela rapidamente possibili perdite di umidità;
• previene i rischi di idratazione.
Inoltre la lana Paroc contiene un ridottissimo tenore di cloruro e fluoruro della lana, che contiene il rischio di corrosione sotto il materiale isolante, riducendo notevolmente le operazioni di manutenzione.
Da tutto ciò emerge come un materiale isolante, qualitativamente ineccepibile e correttamente posato, produce innegabili vantaggi non solo economici aumentando la vita dell’edificio ma anche rendendo l’ambiente indoor più salubre.
Per maggiori informazioni scarica gratuitamente la Guida Paroc e segui il video
I dispositivi di chiusura e di coronamento stradale vengono utilizzati per “coronare” e quindi chiudere pozzetti di servizi, acquedotti e fognature, linee elettriche e telefoniche. Analogamente le griglie e le caditoie, in luogo del coperchio, adottano un reticolato e vengono principalmente impiegati per la raccolta puntuale o lineare di acque piovane.
I chiusini, le griglie e le caditoie sono regolamentati dalla norma UNI EN 124:2015, adottata in tutti i paesi dell’Unione, a tutt’oggi non armonizzata, per "Dispositivi di coronamento e di chiusura dei pozzetti stradali".
Per maggiori informazioni leggi il seguente articolo
I dispositivi di chiusura e di coronamento stradale vengono utilizzati per “coronare” e quindi chiudere pozzetti di servizi, acquedotti e fognature, linee elettriche e telefoniche. Analogamente le griglie e le caditoie, in luogo del coperchio, adottano un reticolato e vengono principalmente impiegati per la raccolta puntuale o lineare di acque piovane.
I chiusini, le griglie e le caditoie sono regolamentati dalla norma UNI EN 124:2015, adottata in tutti i paesi dell’Unione, a tutt’oggi non armonizzata, per "Dispositivi di coronamento e di chiusura dei pozzetti stradali".
La norma si applica ai dispositivi di coronamento e di chiusura dotati di una dimensione di passaggio fino a 1000 mm compresi, destinati ad essere installati in zone soggette a traffico pedonale e/o veicolare; specifica le definizioni, la classificazione, i principi generali di progettazione, i requisiti di prestazione e i metodi di prova dei sopramenzionati dispositivi.
L’installazione di tali dispositivi, per aree pedonali e veicolari, deve tener presente differenti aspetti fondamentali, a partire dalla progettazione sino alla posa in opera e al successivo collaudo, come da indicazioni del Fabbricante.
Nella norma EN124:2015 prevede che l’installazione debba essere eseguita in conformità alle regole di messa in opera corrispondenti. Pertanto, in assenza di un codice di messa in opera europeo, si applica il codice di messa in opera nazionale oppure le raccomandazioni del Fabbricante. La “Guida all’installazione di dispositivi di coronamento e di chiusura in zone di circolazione pedonale e/o veicolare” – UNI TR 11256:2007 del 2007 - è l’attuale rapporto tecnico di riferimento nel quale si specifica le indicazioni per l'installazione e la posa in opera di dispositivi di coronamento e chiusura, in zone soggette a circolazione di veicoli e/o pedoni.
È bene tenere sempre in considerazione che la posa in opera del dispositivo deve essere effettuata a regola d’arte per garantire che il sistema coperchio, telaio e pozzetto costituisca, una volta installato, un’unica struttura, per resistere alle varie sollecitazioni di tipo statico e dinamico generate dal traffico stradale.
Al fine di effettuare correttamente la posa e garantirne la funzione nel tempo, in sicurezza, efficienza e durata è necessario considerare che tali dispositivi debbano essere sempre corrispondenti alla classe di portata indicata per la zona di impiego, alla tipologia di traffico presente e se possibile anche futuro, avendo cura di scegliere il dispositivo nella misura e forma adatta alle specifiche per il pozzetto selezionato e su cui detto dispositivo, dovrà essere successivamente posato.
Nel proprio MANUALE TECNICO E PRINCIPALI LINEE GUIDA PER L’INSTALLAZIONE DI DISPOSITIVI PER CORONAMENTO, Link, suggerisce che i pozzetti come i telai dei chiusini e/o caditoie devono avere la stessa dimensione interna (luce); nel caso sussistessero dubbi al riguardo, si suggerisce di predisporre un dispositivo con luce superiore, in modo da evitare che il telaio gravi sul pozzetto in parte o a sbalzo. E’ inoltre necessario assicurarsi che le nervature o rinforzi del dispositivo non entrino in contatto con nessuna parte del pozzetto. Se ciò si dovesse verificare, si consiglia di realizzare una scanalatura in corrispondenza del pozzetto, rimuovendo una piccola parte del materiale che lo compone per creare spazio ed evitare contatto tra nervatura e pozzetto.
Si richiama altresì l’attenzione su un punto fondamentale: non bisogna mai posizionare il dispositivo col telaio circolare su pozzetti quadrati e viceversa. Caso unico, con camere aventi foro circolare e ove non si presenti alternativa, è ammessa la posa di telaio quadrato quando questo gravi con tutta la superfice sulla testa del pozzetto; inoltre è bene verificare, prima della installazione, con il progettista, se esista o meno un’indicazione relativa ad eventuali orientamenti di posa da rispettare.
Per ulteriori informazioni non esitare a contattarci!
Quando si pianifica un edificio sostenibile la sfida principale è rappresentata da come raggiungere gli obiettivi eco-friendly, garantendo al contempo una struttura sicura e ben funzionante. In termini energetici, efficienza, non è una questione di quanto isolamento aggiungere, ma qual è la giusta scelta applicativa per l'edificio, considerando sia l'intero ecosistema-edificio, sia la sua funzione come sistema, per giungere alla piena soddisfazione di proprietari e occupanti.
Per maggiori informazioni: clicca qui!
Quando si pianifica un edificio sostenibile la sfida principale è rappresentata da come raggiungere gli obiettivi eco-friendly, garantendo al contempo una struttura sicura e ben funzionante. In termini energetici, efficienza, non è una questione di quanto isolamento aggiungere, ma qual è la giusta scelta applicativa per l'edificio, considerando sia l'intero ecosistema-edificio, sia la sua funzione come sistema, per giungere alla piena soddisfazione di proprietari e occupanti.
Ragionare in termini progettuali attraverso la lente dei sistemi integrati (affinché i sistemi di acustica, termica e di mitigazione dell'umidità funzionino integralmente ed in maniera efficiente per tutta la vita di un edificio), che tenga conto delle interfacce fisiche tra la facciata e la struttura dell’edificio, nonché quella funzionale tra involucro ed impianti, rappresenta un punto saliente nella progettazione eco-friendly. Il quadro normativo, in tale contesto, è cambiato negli anni, ponendo particolare attenzione non solo agli aspetti del contenimento energetico degli edifici, ma anche a quelli legati al benessere acustico, alla sostenibilità ed alla sicurezza (con particolare attenzione al pericolo di propagazione dell’incendio).
La tendenza degli ultimi anni a costruire edifici sempre più alti, ha portato all’attenzione dei ricercatori l’aggravio di rischio incendio per il sistema edificio. Infatti, architetti e progettisti delle facciate continue, hanno spesso riconosciuto che il vuoto creato tra il solaio e il muro esterno, se lasciato non protetto, consentirebbe al fuoco e al fumo di propagarsi velocemente da un piano all’altro. In tale ambito, la soluzione più logica sarebbe quella di riempire il vuoto con materiale resistente al fuoco, ma uno studio del 1999 del Loss Prevention Council nel Regno Unito, ha dimostrato che i pannelli Firespan 40&90 in lana di roccia sicura in caso di area spandrel permettono di mantenere comunque l’integrità evitando la propagazione del fuoco attraverso l’apertura.
I pannelli Firespan 40&90 EU offrono una soluzione a questo problema in quanto sono stati testati secondo lo standard nord americano ASTM E2307: uno standard di prova al fuoco per la valutazione delle prestazioni dei sistemi di barriera antincendio perimetrali che misura la capacità dei sistemi di barriera antincendio perimetrale di prevenire la propagazione del fuoco quando la parete esterna si flette o si deforma durante l'esposizione al fuoco. ASTM E2307 determina, inoltre, il periodo di tempo in cui il sistema di protezione antincendio perimetrale riesce a limitare la penetrazione della fiamma attraverso l’intercapedine (vuoto interno tra il pavimento e il muro esterno.)
Firespan 40&90 EU sono pannelli incombustibili, resistenti all'umidità, che garantiscono un effetto anticorrosione e antimuffa, inoltre non si deteriorano nel tempo mantenendo le prestazioni costanti di isolamento termico, protezione antincendio, migliore comfort acustico e barriera al vapore. I pannelli sono conformi agli standard americani ASTM C 612 e UL specifici per i pannelli in fibra minerale.
Le soluzioni Firespan 40&90 EU possiedono le certificazioni necessarie all’ottenimento da parte degli edifici del LEED e vengono scrupolosamente esaminate in ogni fase del ciclo di vita al fine di calcolarne l'impatto ambientale.
Tutte le informazioni relative vengono raccolte e pubblicate su documenti tecnici e certificati denominati EPD (Environmental Product Declaration) in accordo con la norma EN 15804.
Per ulteriori informazioni non esitate a contattarci!
Gli spazi urbani hanno vissuto una grande trasformazione nella storia seguendo di pari passo i cambiamenti storico-culturali dell’uomo, immediatamente percepibili nelle architetture e piante delle nostre città.
Cambiamenti strutturali che hanno fatto emergere la difficoltà di calibrare questa evoluzione con le necessità della comunità e la relativa identità territoriale, tali da innescare, nel dibattito architettonico del XXI secolo, strategie di recupero degli spazi dati, mettendo mano a nuovi elementi architettonici “agganciati” agli edifici esistenti.La ricerca di nuove soluzioni progettuali, ha portato a sperimentazioni architettoniche come l’architettura parassita pensata per trasformare lo spazio urbano prendendo qualcosa da edifici esistenti ed innestando elementi nuovi.
Sia che si tratti di spazi verdi pensili, sia realizzazioni urbane en plein air, le griglie ed i sigilli zincati possono offrire il loro contributo nelle realizzazioni architettoniche ectoparassite.
Per maggiori informaizoni leggi il seguente articolo
Gli spazi urbani hanno vissuto una grande trasformazione nella storia seguendo di pari passo i cambiamenti storico-culturali dell’uomo, immediatamente percepibili nelle architetture e piante delle nostre città.
Cambiamenti strutturali che hanno fatto emergere la difficoltà di calibrare questa evoluzione con le necessità della comunità e la relativa identità territoriale, tali da innescare, nel dibattito architettonico del XXI secolo, strategie di recupero degli spazi dati, mettendo mano a nuovi elementi architettonici “agganciati” agli edifici esistenti.
La ricerca di nuove soluzioni progettuali, ha portato a sperimentazioni architettoniche come l’architettura parassita pensata per trasformare lo spazio urbano prendendo qualcosa da edifici esistenti ed innestando elementi nuovi.
L’endoparassitismo prevede inserimenti all’interno dell’edificio, mentre l’ectoparassitismo, più comune, viene eseguito all’esterno dell’edificio (per esempio una stanza aggiunta, un’area verandata, una camera soprelevata, uno spazio verde, ecc.) per rispondere a esigenze abitative attraverso soluzioni dal costruito.
Sia che si tratti di spazi verdi pensili, sia realizzazioni urbane en plein air, le griglie ed i sigilli zincati possono offrire il loro contributo nelle realizzazioni architettoniche ectoparassite.
Le griglie zincate, proposte da Link, sono indicate per aree urbane pedonali, terrazzamenti, giardini privati, tetti verdi, marciapiedi, ingressi, e sono composte da piatti portanti, di maggior dimensione, idonei a sopportare i carichi e scaricare peso sulla bordatura e da piatti di collegamento (o secondari) che congiungono ed uniscono i piatti portanti, scaricando il peso su di loro e rendendoli al contempo solidali. L’incastro tra i due elementi è ottenuto dalla sovrapposizione tra il piatto portante e il piatto di collegamento la cui distanza crea le maglie. Quando le maglie sono molto fitte vengono chiamate antitacco.
Le griglie sono zincate con un procedimento anticorrosivo che sviluppa una compenetrazione chimico-metallurgica fra acciaio e zinco attraverso un bagno di zinco ad alta temperatura per garantire la durata e le caratteristiche estetiche del prodotto. A differenza dei tradizionali rivestimenti anticorrosione che ricoprono passivamente il metallo, con la zincatura a caldo si forma un velo di rivestimento uniforme per mantenere inalterate le qualità fisico-meccaniche originali.
Il grigliato, a sua volta, può essere contenuto, o meno, in un telaio a seconda della destinazione d’uso.
I sigilli sono dispositivi di coronamento e chiusura a riempimento con vari tipi di pavimentazioni (autobloccante, piastrelle, porfido, ecc.) per fornire uniformità estetica al pavimento circostante, dotati di controtelaio zincato per garantire un ottimo appoggio e ancoraggio alla fondazione.
La relazione raggiunta tra know how e materiali selezionati, la gamma di misure disponibili, le svariate possibilità di personalizzazioni, la durata nel tempo ed uno spiccato gusto estetico rendono le griglie ed i sigilli prodotti pratici e di largo impiego in svariate applicazioni
Per ulteriori informazioni non esitate a contattarci.
Sede Amministrativa: Ponte Morosini, 49 Marina Porto Antico 16126 Genova
ITALIA
Tel. +39 010 2546.901 – Fax +39 010 2546.999 –
Sede Logistica: Strada della Guasca, Zona Industriale D5 15122 Spinetta Marengo ITALIA
Tel. +39 0131 216.556 – Fax +39 0131 611.447