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Nei prossimi decenni le città assumeranno sempre più un carattere di vasta area, con il conseguente incremento dell’ambiente costruito, della rete strutturale, dell’uso del suolo e della riduzione delle superfici permeabili e traspiranti.
L’infrastruttura fognaria cittadina deve affrontare problematiche che riguardano non solo l’outdoor (la capacità di infiltrazione profonda e superficiale, l’ingenza degli scarichi, la gestione degli spazi verdi, l’inquinamento ambientale, ecc) ma anche indoor, per effetto di quei fenomeni che gli operatori definiscono come “gli attacchi della natura”.
Per maggiori informazioni leggi il seguente articolo
L’urbanistica, ovvero l’organizzazione degli insediamenti umani in forma razionale e conveniente per lo svolgimento delle attività dell’uomo, ha origini antichissime che hanno seguito di pari passo la sua trasformazione culturale e sociale.
Lo scienziato scozzese Patrick Geddes coniò un termine per descrivere lo sviluppo urbano della città di Londra tra il XIX e il XX secolo: conturbazione, quel particolare processo di formazione di una città per collegamento di centri urbani minori attorno ad un nucleo maggiore che funge da polo. Recenti statistiche, in linea con l’analisi di Geddes, prevedono che nei prossimi decenni, le città assumeranno sempre più un carattere di vasta area, con il conseguente incremento dell’ambiente costruito, della rete strutturale, dell’uso del suolo e della riduzione delle superfici permeabili e traspiranti.
L’infrastruttura fognaria cittadina deve affrontare problematiche che riguardano non solo l’outdoor (la capacità di infiltrazione profonda e superficiale, l’ingenza degli scarichi, la gestione degli spazi verdi, l’inquinamento ambientale, ecc) ma anche indoor, per effetto di quei fenomeni che gli operatori definiscono come “gli attacchi della natura”.
Generalmente nei primi 10 anni dopo l'installazione dei tubi negli impianti non vi sono problemi, a condizione che il sistema fognario sia stato allacciato in modo conforme alle prescrizioni (dimensione giusta ed angolo di inclinazione corretto). In seguito, un batterio (Thiobacillus ferrooxidans) presente nel sistema fognario che produce acido solforico, attaccando il materiale sensibile alla ruggine, arreca i primi problemi. Successivamente bisogna fare i conti coi blocchi e le otturazioni dovute all'aumento dei depositi se non sopravviene una regolare e opportuna manutenzione degli impianti. Successivamente, il problema della corrosione dei tubi fa sì che l’infrastruttura sia maggiormente esposta alle aggressioni nel terreno dovuta alle radici degli alberi, causando probabili rotture e deformazioni. Altra comune causa di cattivo funzionamento del sistema sono gli intasamenti di grondaie e pluviali per foglie che creano un vero e proprio tappo, impedendo il fluire dell’acqua piovana.
E’ interessante sapere che tubi e chiusini in ghisa, di buona qualità, possono resistere 40 anni al normale logorio degli elementi naturali, richiedendo una minima manutenzione.
Link propone elementi di coronamento in ghisa sferoidale GJS 500-7 con una elevata resistenza meccanica, una buona risposta ai trattamenti termici, limitata capacità di deformazione ed un’alta resistenza alle rotture, grazie a certificati conformi alla normativa EN124-1/2: 2015 oltre ad uno scrupoloso controllo in produzione e da parte dell’ente terzo di certificazione quali:
• LGSMEN-1**L e LGSMEN-2**LB e LGSMEN-2**L - Chiusini quadrati con telaio B125 – C250
• GSMEN-2*** - Chiusino a riempimento con telaio C250
• LGSMEN-4**L - Chiusino d’ispezione con telaio D400
• LGSMENR-406L e LGSMENQ- 406L - Chiusino d’ispezione con luce da diam. 600 mm. con telaio circolare e quadrato in D400
• GSMEN-4***L e GSV-200 - Chiusino d’ispezione con telaio a coperchi triangolari D400 con relative chiavi di apertura
• GSMEN-2**CL - Griglia concava con telaio C250
• GSGEN-2**FL - GSGEN-4**FCL - Griglia piana con telaio C250 – D400
• GTS-100 e GTS-101 - Griglia per alberi
• GSGEN-1433TYPE - Griglie per canali, progettate in base alle esigenze dei clienti
• SGGM-*** - Suggello per saracinesca
• LKDWP **** - Pluviali dritti e curvi di vari diametri e lunghezze
Tutti elementi sono disponibili in varie misure, personalizzabili, rivestiti a base di vernice bituminosa alchidica il cui screening per le SVHC è effettuato periodicamente da SGS e altri centri di analisi riconosciuti. I dispositivi compatibili con il sistema Smartlock sono dotati di un vincolo al telaio con cardini di rotazione che consente l’apertura e, all’occorrenza, l’eventuale rimozione del chiusino. Sono provvisti, inoltre, di un sistema elastico di chiusura di sicurezza a scatto, che previene aperture accidentali pur consentendo regolari accessi per pulizia e manutenzione degli impianti di raccolta. Le nostre caditoie nella classe C250, nel rispetto del Decreto Del Ministero dei Lavori Pubblici, hanno feritoie dalla larghezza inferiore a mm. 20 per la sicurezza del traffico ciclistico e di carrozzine per disabili. La superfice drenante è stata sviluppata per essere ampiamente entro i requisiti di normativa, favorendo il normale deflusso delle acque.
HVAC è l’acronimo di “Heating, Ventilation & Air Conditioning” e si riferisce al complesso di tecnologie, sistemi e apparecchiature che si basano sulla progettazione, lo sviluppo e la fornitura di componenti hardware e software con un elevato livello di connettività per contenere il consumo energetico ed aumentare, nel suo complesso, l’efficienza ed il benessere dell’ambiente interno.
La scelta di materiali da costruzione con la resistenza al fuoco adeguata è essenziale nella realizzazione dei vari sistemi e, in un’ottica di sostenibilità, può fornire ampiamente il suo contributo.
Per maggiori informazioni leggi il seguente articolo
HVAC è l’acronimo di “Heating, Ventilation & Air Conditioning” la cui traduzione è “Riscaldamento, Ventilazione e Aria Condizionata” riferita al complesso di tecnologie, sistemi e apparecchiature utilizzate per fornire riscaldamento, raffreddamento e ventilazione ad edifici di diverse tipologie ottimizzandone le performance.
Tutti i sistemi HVAC si basano sulla progettazione, lo sviluppo e la fornitura di componenti hardware e software con un elevato livello di connettività per contenere il consumo energetico ed aumentare, nel suo complesso, l’efficienza ed il benessere dell’ambiente interno.
Gli impianti HVAC rappresentano così il "sistema cardiovascolare" di un edificio; un sistema che, attraversando tutte le aree dell’edificio, deve rispettare la compartimentazione ai fini della Prevenzione Incendi, svolgendo di fatto un ruolo essenziale nel contribuire alla sicurezza antincendio degli edifici. Infatti, per contro, se i sistemi HVAC non sono adeguatamente installati, protetti e isolati con appropriati materiali resistenti al fuoco, possono potenzialmente accelerare la diffusione dell’incendio attraverso le sezioni di un edificio, aumentando il danno.
All’isolamento degli impianti HVAC viene chiesto di:
• prevenire il passaggio di fuoco e fumo tra diverse zone compartimentate;
• evitare il rapido aumento della temperatura negli attraversamenti e l'accensione potenziale di materiali combustibili nelle diverse zone compartimentate;
• mantenere la resistenza meccanica in caso di incendio.
Perché, quando un edificio brucia, il fumo rilascia gas tossici e sottoprodotti che degradano la qualità dell'aria, inquinano il suolo e contaminano le acque sotterranee. La ricostruzione di edifici danneggiati genera anche emissioni di CO2 attraverso la produzione di nuovi materiali necessari per ricostruire o rinnovare l'edificio. Si generano inoltre inevitabili aspetti sociali, emotivi ed economici delle vittime degli incendi e delle persone che perdono la casa, il posto di lavoro e le entrate.
Per questi motivi, la scelta di materiali da costruzione con la resistenza al fuoco adeguata è essenziale nella realizzazione dei vari sistemi e, in un’ottica di sostenibilità, può fornire ampiamente il suo contributo.
Link propone le soluzioni Paroc HVAC realizzate in lana di roccia non combustibile, resistente a temperature fino a 1.000ºC. I materiali sono classificate come Euroclasse A1 o A2(L)-s1,d0, la più alta classe europea di resistenza al fuoco per i materiali da costruzione. Rilasciano inoltre una minima quantità di fumo durante un incendio.
Condizioni determinanti per il contenimento di un incendio in un edificio rispettando al contempo, in un’ottica di ampio respiro, l’equilibrio naturale ed ambientale del sistema costruito.
Come scriveva Alfonso Morone: “sparsi a migliaia in ogni città, pressoché indistruttibili, difficilmente migliorabili, con spesso decenni (o addirittura secoli) alle spalle” i chiusini sono uno dei prodotti più diffusi, ma anche tra quelli meno valorizzati nell’infrastruttura nazionale, offrendo il loro costante contributo nella catena dell’infrastruttura blu.
Vi proponiamo il seguente articolo pubblicato su Edilportale
In Italia usufruiamo della risorsa idrica in svariati ambiti: irriguo (45%), industriale (20%), energetico (15%) e idropotabile per uso domestico (20%) a rappresentanza di circa il 17,5% del PIL italiano. Un dato importante che deve però confrontarsi con alcuni aspetti rilevanti. Circa il 60% della rete idrica nazionale ha più di 30 anni e il 25% ne ha più di 50 ed il 47,6% dell’acqua prelevata per uso potabile viene dispersa. Esistono diverse utilities di eccellenza nel sistema idrico integrato nazionale che operano in un paese che risulta essere secondo nell’Unione Europea per prelievi di acqua ad uso potabile (fonte: renewablematter).
Secondo il report dell’Osservatorio Valore Acqua, la filiera del potabile e dell’irriguo disporrebbe di fondi legati al recupero di acque reflue, fanghi di depurazione e agricoltura sostenibile che possono integrarsi sinergicamente a tutte quelle pratiche virtuose che puntano sul riciclo e riuso delle acque, sulla captazione delle piovane e sullo sfruttamento dei fanghi di depurazione a pieno sostegno di tutta l’infrastruttura blu.
Il sistema idrico integrato nazionale è costituito dall'insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue, intervenendo sul ciclo della filiera idrica (approvvigionamento - distribuzione e vendita – fognatura - depurazione e smaltimento).
Il processo di approvvigionamento, basato sulla captazione dell’acqua dal territorio e l’adduzione alle reti extra-urbane che fungono da vettore, affronta però notevoli criticità circa la disponibilità della risorsa idrica e problemi di qualità dell’acqua e della riduzione della portata delle fonti di approvvigionamento.
Come è emerso anche nel Forum Acqua di Legambiente, l’unica soluzione possibile per far fronte alla crisi idrica è che la filiera del potabile, dell’agricoltura e dell’industria lavorino di concerto, creando un sistema circolare di riuso dell’acqua su diversi livelli, da quello domestico, a quello industriale, ai sistemi di irrigazione ma anche agli usi urbani.
In tale piano d’azione l’infrastruttura gioca un ruolo rilevante e, con esso, in parte, anche i sistemi di drenaggio.
Come scriveva Alfonso Morone: “sparsi a migliaia in ogni città, pressoché indistruttibili, difficilmente migliorabili, con spesso decenni (o addirittura secoli) alle spalle” i chiusini sono uno dei prodotti più diffusi, ma anche tra quelli meno valorizzati nell’infrastruttura nazionale, offrendo il loro costante contributo nella catena dell’infrastruttura blu.
In tale ambito, Link propone griglie e chiusini per il coronamento e la chiusura in ghisa sferoidale, destinati ad aree pedonali e veicolari, certificati e conformi alla normativa EN124-1 ed EN124-2: 2015.
La gamma include:
Chiusini d’ispezione – Classe di portata B125, C250, D400
Chiusini centro strada – Classe di portata D400 con telaio quadrato, circolare e ottagonale
Chiusini a sezioni – Classe di portata D400, 2/4 coperchi triangolari con telaio quadrato e rettangolare
Griglie piane e concave – Classe di portata C250 e D400
Griglie per canali – Classe di portata C250, D400
Caditoie a bocca di lupo
Pluviali dritti e curvi con terminali a bicchiere
Chiusini manovra/servizi e accessori
Best management practices (BMPs), integrated urban water management (IUWM); Joint Committee on Urban Drainage (JCUD), stormwater control measures (SCMs), sustainable urban drainage systems (SUDS); water sensitive urban design (WSUD) sono alcune delle definizioni usate per indicare quelle pratiche e politiche di gestione delle acque di molti paesi del mondo in cui griglie e chiusini per il coronamento e la chiusura in ghisa sferoidale posso offrire il loro attivo contributo.
Le nuove diposizioni in materia di etichettatura ambientale richiedono che al termine del utilizzo gli imballaggi debbano essere correttamente smaltiti e le indicazioni per la corretta gestione del rifiuto vengano indicate in etichetta.
L’etichettatura ambientale identifica quindi tutti gli imballaggi immessi sul mercato italiano, ne indica la composizione, ne facilita la raccolta, il riutilizzo, il recupero, il riciclo e il corretto smaltimento da parte del consumatore. Dal 1° gennaio 2023 è quindi necessario riportare, in modo visibile e di facile comprensione, la tipologia di ciascun materiale e il corrispettivo codice alfanumerico impiegato nell'imballaggio dei prodotti destinati sia al commercio B2B che B2C in etichetta.
In seguito alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legislativo 3 settembre 2020, n. 116, che ha recepito la direttiva UE 2018/851 sui rifiuti, e in particolare, l’art. 3 comma 3, lettera c) del decreto che ha apportato modifiche al comma 5 dell’art. 219 del decreto legislativo 3 aprile 2006 n.152 e s.m.i, “Norme in materia ambientale”, in tema di “Criteri informatori dell'attività di gestione dei rifiuti di imballaggio”, che a sua volta ha recepito e rafforzato quanto previsto dall’art. 8 comma 2 della Direttiva 94/62/CE, è necessario adeguarsi alle nuove diposizioni in materia di etichettatura ambientale.
Nel dettaglio, la normativa richiede che al termine del loro utilizzo, gli imballaggi debbano essere correttamente smaltiti e le indicazioni per la corretta gestione del rifiuto vengano indicate in etichetta.
L’etichettatura ambientale identifica quindi tutti gli imballaggi immessi sul mercato italiano, ne indica la composizione, ne facilita la raccolta, il riutilizzo, il recupero, il riciclo e il corretto smaltimento da parte del consumatore. Dal 1° gennaio 2023 è quindi necessario riportare, in modo visibile e di facile comprensione, la tipologia di ciascun materiale e il corrispettivo codice alfanumerico impiegato nell'imballaggio dei prodotti destinati sia al commercio B2B che B2C in etichetta.
In ottemperanza alla norma riportiamo nelle etichette a marchio Link indicazione del materiale e codice alfanumerico di ciascun imballo.
Usufruiamo dei canali digitali (pagina dedicata del sito aziendale) per informare e aggiornare la clientela sulle tipologie di imballi impiegati per ogni prodotto da noi commercializzato, indicando anche sui documenti di trasporto il percorso per accedere alle informazioni necessarie per una corretta gestione dello smaltimento e/o riutilizzo di ciascun imballo.
Ci impegniamo, inoltre, a riutilizzare dove possibile gli imballi in modo da ridurre gli scarti e gli sprechi ed a sfruttare il più possibile gli strumenti digitali per ridurre l’uso della carta
Sede Amministrativa: Ponte Morosini, 49 Marina Porto Antico 16126 Genova
ITALIA
Tel. +39 010 2546.901 – Fax +39 010 2546.999 –
Sede Logistica: Strada della Guasca, Zona Industriale D5 15122 Spinetta Marengo ITALIA
Tel. +39 0131 216.556 – Fax +39 0131 611.447
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