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L'Agenzia europea delle sostanze chimiche (ECHA) si occupa degli aspetti collegati alla legislazione dell'Unione sulle sostanze chimiche. Partendo dal presupposto che una migliore conoscenza e regolamentazione delle sostanze chimiche nocive protegge i lavoratori, i consumatori e l’ambiente, facilita il riciclaggio dei prodotti ed incoraggia l’industria a sviluppare alternative più sicure. ECHA assiste le società affinché si conformino alla legislazione, promuove l'uso sicuro delle sostanze chimiche, fornisce informazioni sulle sostanze chimiche e si occupa delle sostanze preoccupanti.
Le sostanze suscettibili di avere effetti gravi sulla salute umana e sull'ambiente possono essere incluse fra le sostanze estremamente preoccupanti: nominate SVHC (Substance of Very High Concern) sulle quali incombono obblighi di legge
Link propone una serie di ruote per carriola performanti e sicure perché rispettose della normativa SVHC.
Per maggiori informazioni leggi il seguente articolo.
L'Agenzia europea delle sostanze chimiche (ECHA) è un'agenzia dell'Unione europea che si occupa degli aspetti collegati alla legislazione dell'Unione sulle sostanze chimiche, quali la tutela della salute umana e dell'ambiente e la promozione dell'innovazione e della competitività; si occupa principalmente di 4 temi:
• REACH
• CLP
• Biocidi
• PIC (Prior Informed Consent)
Partendo dal presupposto che una migliore conoscenza e regolamentazione delle sostanze chimiche nocive protegge i lavoratori, i consumatori e l’ambiente, facilita il riciclaggio dei prodotti ed incoraggia l’industria a sviluppare alternative più sicure, l’ECHA assiste le società affinché si conformino alla legislazione, promuove l'uso sicuro delle sostanze chimiche, fornisce informazioni sulle sostanze chimiche e si occupa delle sostanze preoccupanti.
Le sostanze suscettibili di avere effetti gravi sulla salute umana e sull'ambiente possono essere incluse fra le sostanze estremamente preoccupanti: nominate SVHC (Substance of Very High Concern). Si tratta soprattutto di sostanze cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione, nonché di sostanze con caratteristiche persistenti e bioaccumulabili.
Dopo che una sostanza è stata ufficialmente riconosciuta nell'UE come estremamente preoccupante, viene inclusa nell'elenco di sostanze candidate. Questo elenco indica ai consumatori ed alle industrie quali sostanze chimiche sono annoverate fra le sostanze estremamente preoccupanti.
Alle aziende che producono o importano articoli contenenti tali sostanze in concentrazioni superiori allo 0,1 % del peso dell'articolo, incombono obblighi di legge. Esse sono tenute a informare i destinatari degli articoli sulla presenza della sostanza e quindi su come assicurare un uso sicuro. Le aziende devono anche informare i consumatori che richiedono tali informazioni. L'ECHA aggiorna l’elenco delle “candidate list” e le informazioni sulle sostanze SVHC ogni sei mesi.
ECHA ha avuto il compito di creare la Banca Dati SCIP che integra gli obblighi di comunicazione e notifica REACH esistenti per sostanze nell’elenco candidate negli articoli.
Link propone una serie di ruote per carriola performanti e sicure perché rispettose della normativa SVHC.
La materia prima è testata non solo presso il produttore ma periodicamente anche da laboratori nazionali in accordo con Regolamento “REACH” 1907/2006/CE al fine di monitorare le SVHC con screening XRF, screening metalli (ICP), screening IPA, screening FTALATI con metodo EPA, screening Ammine aromatiche da coloranti azoici e screening Nonifenolo; consapevoli di come lo screening SVHC degli articoli e/o sostanze chimiche presenti nelle ruote proposte sia a tutela di tutta la filiera.
Le ruote proposte sono:
- RUOTE GONFIABILI PER CARRIOLA - codice DM1/** - gomma 4 strati gonfiabile con camera d’aria - Diametro esterno 360 mm Larghezza 80 mm. Disponibile con o senza cuscinetti.
- RUOTE PIENE PER CARRIOLA - codice CM1/** - gomma piena in poliuretano - Diametro esterno 360 mm Larghezza 80 mm. Disponibile con o senza cuscinetti.
Tali gomme sono indicate per l’impiego in aziende agricole, nel giardinaggio e in edilizia per il trasporto di materiali.
Per ulteriori informazioni non esitate a contattarci!
Il chiusino è uno dei prodotti più diffusi, ma anche tra quelli meno valorizzati, pur vantando un ruolo all'interno delle complesse dinamiche di trasformazioni urbane seguite alla rivoluzione industriale e dal rapporto con la cultura progettuale.
L’articolo proposto dal Sole24Ore del 6 novembre u.s. parte da una frase estremamente accattivante del designer italiano Roberto Mango: «L’uomo che cammina con gli occhi fissi sulle stelle potrebbe perdersi le stelle che stanno ai suoi piedi» che guida il lettore tra i manufatti che stanno sotto gli occhi (e i piedi) di tutti senza ricevere la giusta attenzione.
Vi proponiamo quindi la seguente lettura dal Sole24Ore.
Paroc Clad System, non è solo un sistema di rivestimento in lana di roccia industriale completo, che include sezioni di tubi, curve, segmenti, tappetini lamellari, nastri e Clad Dots per coprire i perni della testa, ma è una vera novità di mercato.
Per maggiori informazioni leggi il seguente articolo .
È sempre più evidente quanto sia necessario prevedere, nelle varie fasi di costruzione degli edifici civili e delle costruzioni industriali, l’inserimento di un isolante termico nel progetto di ristrutturazione o costruzione.
Le varie soluzioni tecnologiche e costruttive isolanti sono infatti pensate per ridurre drasticamente la perdita di energia, migliorare il comfort e fornire protezione antincendio con un occhio sempre attento alla sostenibilità ambientale. Il tema ambiente è oggi più che mai di fondamentale importanza:
- per il risparmio sui consumi, sia per il riscaldamento, sia per la climatizzazione;
- per il relativo impiego di combustibili fossili;
- per un proficuo contenimento della domanda mondiale di energia sempre crescente.
Ne deriva che per isolare le tubazioni in modo efficiente è necessario considerare sia le dispersioni, ciò che in termini di calore fuoriesce dall’edificio per trasmissione o ventilazione, sia gli apporti termici, ciò che in termini di calore arriva dall’esterno senza costo energetico e dall’interno come il riscaldamento solare o quello da altre apparecchiature.
In questo bilancio energetico la voce principale è rappresentata dalle dispersioni termiche dei tubi, risolvibili attraverso un rivestimento isolante sulla parte esterna che avvolga completamente la superfice.
Atte a tale scopo sono le coppelle isolanti: elementi di forma cilindrica, costituiti internamente da lana di roccia biosolubile, a fibra concentrica, con taglio longitudinale, disponibili con diversi tipi di rivestimento superficiale.
Il taglio longitudinale permette l’inserimento della coppella attorno al tubo senza smontare l’impianto o variare la struttura dei tubi del riscaldamento, delle condutture dell’acqua, dei tubi di scarico e dei fumi alle varie apparecchiature, fino alle condotte di ventilazione. Se il dimensionamento dell'isolamento delle tubazioni richiede un determinato valore massimo di dispersione termica, il ricorso alle coppelle permette di ridurre notevolmente lo spessore del materiale da applicare ottimizzando la funzione delle tubazioni.
Le soluzioni PAROC per tubazioni industriali assicurano la stessa capacità di isolamento sia per i tratti rettilinei che per i tratti curvi, contribuendo a preservare prestazioni ottimali lungo l'intero percorso delle tubazioni. Una ulteriore importante prerogativa dei prodotti PAROC risiede nel ridottissimo tenore di cloruro e fluoruro, che permette di contenere il rischio di corrosione sotto il materiale isolante.
Le tubazioni una volta isolate vengono solitamente ricoperte da uno scatolato in lamiera fissato meccanicamente per proteggere il materiale isolante dagli agenti atmosferici, preservandolo dal deterioramento.
Questo specifico rivestimento richiede un’apposita manutenzione ad un costo di applicazione aggiuntivo e prevede un ingombro in superficie.
Un importante alternativa arriva dall’innovativo prodotto Clad-System di PAROC: l’isolante rapido, sicuro e sostenibile, dotato di uno speciale film multistrato altamente durevole indicato per le applicazioni esterne. Protegge in modo affidabile la lana di roccia PAROC dall'umidità, dall’impatto ambientale e dalle sostanze chimiche e non comporta l’impiego di un lamierino di rivestimento.
Grazie alla resistenza alle alte temperature è il materiale isolante ideale per essere utilizzato fino a 680°C, proteggendo l’impianto dalle perdite di temperatura.
Clad-System di PAROC non ha bisogno di ulteriori rivestimenti in lamiera, riducendo così il peso di una costruzione e rendendo al contempo innegabilmente più facile la manutenzione.
La Clad-Surface è liscia, facile da pulire e, grazie alla sua resistenza alle sostanze chimiche, può essere utilizzata nei laboratori e pulita senza manutenzione speciale.
E’ ideale nelle applicazioni costiere, in quanto è stata testata la sua resistenza all'aria e all'acqua salata. Offre protezione contro i raggi UV e dalle beccate di uccelli in quanto estremamente robusto e resistente alla perforazione.
Per tutte queste ragioni, Paroc Clad System, non è solo un sistema di rivestimento in lana di roccia industriale completo, che include sezioni di tubi, curve, segmenti, tappetini lamellari, nastri e Clad Dots per coprire i perni della testa, ma è una vera novità di mercato.
La zincatura è il processo con cui viene applicato un rivestimento di zinco su un manufatto metallico, generalmente di acciaio, per proteggerlo dalla corrosione.
Il processo di zincatura può avvenire attraverso diverse metodologie. Tra le più usate vi è la zincatura a caldo: un trattamento anticorrosivo che avviene immergendo i manufatti in un bagno di zinco fuso, a circa 450 °C, dopo una serie di pretrattamenti.
Per maggiori informazioni leggi il seguente articolo
La zincatura è il processo con cui viene applicato un rivestimento di zinco su un manufatto metallico, generalmente di acciaio, per proteggerlo dalla corrosione. Viene scelto lo zinco in quanto meno elettronegativo dell'acciaio, in caso di rotture o porosità del rivestimento, diventa l'anodo sacrificale nella corrosione elettrolitica.
Il processo di zincatura può avvenire attraverso diverse metodologie. Tra le più usate vi è la zincatura a caldo: un trattamento anticorrosivo che avviene immergendo i manufatti in un bagno di zinco fuso, a circa 450 °C, dopo una serie di pretrattamenti.
Generalmente il processo di zincatura si suddivide in una serie di fasi sequenziali che passano dallo sgrassaggio e decapaggio (tramite tensioattivi e acidi per pulire la superfice), al flussaggio: immersione in soluzione di ammonio cloruro e zinco cloruro, alla vera e propria zincatura, quale immersione, dopo preriscaldamento a 100 °C, in vasca di zinco fuso a 450 °C per il tempo necessario a che l'acciaio raggiunga la stessa temperatura dello zinco. Segue quindi una fase di raffreddamento in aria o in acqua a cui può seguire un trattamento di passivazione.
Le principali norme di settore sono la norma UNI EN ISO 14713:2010 che definisce linee guida e raccomandazioni per la protezione contro la corrosione di strutture di acciaio e di materiali ferrosi, specifica la composizione del bagno, lo spessore del rivestimento ed il suo aspetto, e la norma UNI EN ISO 1461:2009 stabilisce le proprietà generali e i metodi di prova per i rivestimenti applicati tramite immersione in zinco fuso (zincatura a caldo) (contenente non oltre il 2% di altri metalli) su articoli di ferro e acciaio.
La scelta di zincare a caldo un prodotto è dovuta ad innumerevoli fattori:
• la zincatura, per la sua stessa natura, ha una resistenza enormemente superiore ad urti ed abrasioni rispetto a una comune verniciatura o un rivestimento gommoso;
• la zincatura a caldo protegge sia le superfici esterne, sia quelle interne, in quanto il rivestimento avviene attraverso l’immersione nel liquido, rendendo per esempio impossibili da zincare strutture tubolari chiuse che galleggerebbero sullo zinco fuso. Proteggere dalla corrosione le parti interne è comunque un aspetto importante da non sottovalutare;
• la zincatura a caldo non è una sorta di pellicola danneggiabile da abrasioni o tagli, ma una lega ferro-zinco tenacemente attaccata all’acciaio, asportabile solo con un’azione meccanica vigorosa;
• la zincatura a caldo mantiene sostanzialmente inalterate le sue caratteristiche per tutto il ciclo di vita del manufatto e garantisce una resistenza anticorrosiva superiore.
Per tali motivi i sigilli, i copri cisterna, i chiusini e le griglie in acciaio per il drenaggio proposte da Link sono zincati a caldo:
• chiusini copri-cisterna – Copri-cisterna in acciaio S235JR (UNI EN 10025-1:2005 +UNI EN 10025-2:2005) zincato a caldo UNI EN ISO 1461:2009 + UNI EN ISO 14713-2:2010 con coperchio rinforzato e telaio a ‘T’ in lamiera bugnata mandorlata, altezza 35 mm. La zincatura a caldo assicura grande resistenza a urti e agenti atmosferici. Sono indicati per il coronamento e la chiusura di serbatoi interrati e cisterne. Sono adatti al calpestio e al passaggio pedonale.
• chiusini a scomparsa – Chiusini a scomparsa in acciaio S235JR (UNI EN 10025-1:2005 + UNI EN 10025-2:2005) zincati a caldo UNI EN ISO 1461:2009 + UNI EN ISO 14713-2:2010 con coperchio rinforzato in lamiera bugnata mandorlata, telaio pre-zincato a ‘L’, spessore 15/10 e altezza 47 mm. Consigliati coprire un pozzetto con un coperchio allo stesso livello della pavimentazione. Utilizzati in giardini, marciapiedi e camminamenti.
• Sigilli – Sigilli pesanti con telaio a ‘T’ in acciaio S235JR (UNI EN 10025-1:2005 + UNI EN 10025-2:2005) zincati a caldo UNI EN ISO 1461:2009 + UNI EN ISO 14713-2:2010, altezze 50 mm e 80 mm. Disponibili anche ganci di sollevamento per sigilli pesanti.
• Griglie – Griglie antitacco in acciaio S235JR (UNI EN 10025-1:2005 + UNI EN 10025-2:2005) zincate a caldo UNI EN ISO 1461:2009 + UNI EN ISO 14713-2:2010 piatto portante e bordo 25x2 mm piatto di collegamento 10x2 mm, telaio a 'L' 15/10. Griglie per canaletta S235JR (UNI EN 10025-1:2005 + UNI EN 10025-2:2005) zincate a caldo UNI EN ISO 1461:2009 + UNI EN ISO 14713-2:2010 bordate a ‘C’ sui due lati di appoggio.
L’utilizzo di prodotti per il drenaggio in acciaio zincato a caldo è diventato ormai prassi corrente, vista la facilità di posa e le garanzie e la sicurezza offerta da questa soluzione. Non esitate a contattare il nostro ufficio tecnico per ulteriori informazioni.
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