Alla domanda come possiamo ridurre il consumo energetico e favorire il confort ambientale contenendo i costi di applicazione nei pavimenti freddi, la risposta è semplice: PAROC© CGL poiché migliora l’efficienza energetica dell’ambiente, ridurre significativamente l’energia necessaria per il riscaldamento e il raffreddamento, riduce i rumori indesiderati e mantiene la temperatura ambiente al livello desiderato in una sola applicazione.
Per maggiori informazioni leggi il seguente articolo
Vengono definiti “pavimenti freddi” quelle superfici di calpestio rivolti verso un ambiente esterno, o comunicanti con ambienti non riscaldati (come solai e cantine) o in prossimità del terreno. Sono luoghi di ingenti dispersioni termiche e possono avere criticità in tema di condensa superficiale, avendo pertanto un elevato potenziale per la riqualificazione energetica.
Spesso, però la rimozione dei pavimenti esistenti, il rifacimento del massetto, l’installazione di materiale isolante e la posa di nuova pavimentazione disincentivano i lavori di efficientamento dati i costi ed i tempi dell’intervento.
Per ovviare a lavori invasivi e costosi è possibile applicare doghe isolanti sotto il pavimento freddo applicate mediante incollaggio al soffitto sottostante di garage o cantine.
Paroc ha sviluppato un prodotto specifico per l’isolamento a soffitto di cantine e garage, sfruttando le eccellenti proprietà termo-acustiche e di resistenza al fuoco della lana di roccia.
Si tratta di una doga in lana di roccia biosolubile prefinita sulla superficie a vista, con bordi smussati a 45°, predisposta all’incollaggio con collanti cementizi su superfici piane, senza l’ausilio di fissaggi meccanici.
Accostando le doghe a giunti sfalsati si viene a creare un soffitto la cui superficie può essere finita con vernice a spruzzo o a pennello oppure lasciata a vista.
Applicando la doga PAROC© CGL si ottengono molteplici benefici:
• riqualifica energetica dell’edificio;
• incrementa la protezione dal fuoco – REI 240 con 50mm di spessore;
• incrementa l’isolamento termico – lamda 0,037W/mK;
• riduce il rumore;
• costituisce una superficie piana e finita di soffitto, con valenza estetica;
• ridotte fasi di lavorazione e limitati scarti da smaltire in cantiere.
PAROC© CGL è un sistema prefinito, indicato per l’isolamento a soffitto di cantine e garage, semplice da applicare accostando le doghe a giunti sfalsati formando un soffitto la cui superficie può essere finita con vernice a spruzzo o a pennello oppure lasciata a vista.
Pertanto, alla domanda come possiamo ridurre il consumo energetico e favorire il confort ambientale contenendo i costi di applicazione nei pavimenti freddi, la risposta è semplice: PAROC© CGL poiché migliora l’efficienza energetica dell’ambiente, ridurre significativamente l’energia necessaria per il riscaldamento e il raffreddamento, riduce i rumori indesiderati e mantiene la temperatura ambiente al livello desiderato in una sola applicazione.
In seguito dell’entrata in vigore del regolamento UE 2020/1149, si rende noto che a partire dal 24 agosto 2023, sarà necessario, per tutti gli utenti professionali e industriali di adesivi poliuretanici e prodotti sigillanti, di aver partecipato e conseguito con esiti positivi corsi di formazione inerenti la manipolazione di diisocianati.
In seguito dell’entrata in vigore del Regolamento UE 2020/1149, si rende noto che a partire dal 24 agosto 2023, sarà necessario, per tutti gli utenti professionali e industriali di adesivi poliuretanici e prodotti sigillanti, di aver partecipato e conseguito con esiti positivi corsi di formazione inerenti la manipolazione di diisocianati.
Nel dettaglio, le restrizioni previste dall’allegato XVII (restrizione N°74) del Regolamento UE 1907/2006 (REACH) interessano l’utilizzo per uso industriale e professionale di articoli e miscele contenenti diisocianati in quantità ≥0,1%, in prodotti in poliuretano (PU). E’ necessario quindi che, datori di lavoro o lavoratori autonomi garantiscano ad utilizzatori industriali o professionali, che possono dover manipolare i prodotti sopra citati, la possibilità di seguire corsi di formazione adeguati prima del loro utilizzo.
Il conseguimento positivo dei corsi di formazione comporta il rilascio di un patentino NCO che avrà validità di 5 anni.
E’ possibile svolgere i corsi presso istituti accreditati, consulenti per la sicurezza sul lavoro, associazioni di categoria, oppure tramite la piattaforma di formazione messa a disposizione da FEICA (Associazione dell'industria europea degli adesivi e dei sigillanti) in collaborazione con altre aziende produttrici di poliuretani, disponibile in varie lingue dell'UE e con fruizione gratuita, accessibile a questo link: www.safeusediisocyanates.eu .
I datori di lavoro devono garantire che i loro dipendenti abbiano completato con successo la formazione sull'uso sicuro dei diisocianati, prima dell'uso della sostanza o della miscela stessa. La formazione deve tenere conto della specificità dei prodotti forniti, la composizione, l'imballaggio e le condizioni di applicazione e conservazione.
I fornitori di diisocianati devono assicurare che i destinatari ricevano informazioni sufficienti per permettere, a loro volta, ai loro dipendenti lo svolgimento di corsi nelle lingue ufficiali dello Stato membro o degli Stati membri e fornire l’eventuale elenco di prodotti/miscele ad essi venduti che possono contenere diisocianati in quantità ≥0,1%.
I produttori di articoli contenenti quantitativi di diisocianati superiore allo 0,1% hanno l’obbligo di avvisare i propri clienti.
A tale scopo si segnala che al seguente link https://echa.europa.eu/documents/10162/503ac424-3bcb-137b-9247-09e41eb6dd5a vengono fornite le indicazioni previste dall’allegato XVII del regolamento REACH 1907/2006 relative la restrizione numero 74 (Diisocianati).
Pregasi notare: essendo i diisocianati classificati come sensibilizzanti delle vie respiratorie e della pelle di categoria 1, l’esposizione per via cutanea o per inalazione di queste sostanze, può causare malattie professionali come asma.
Al momento i prodotti contenenti diisocianati (quali composti chimici impiegati nella produzione di composti poliuretanici) commercializzati da Link Industries sono:
• Emfimastic PU40FC
• Emfimastic PU403
• Emfimastic PU50
Si specifica:
• l’indicazione della presenza di queste sostanze è in scheda di sicurezza;
• le schede di sicurezza riportano nella sezione 2.2 l’indicazione della presenza di diisocianati, il loro intervallo di concentrazione in percentuale e il riferimento al regolamento UE 2020/1149;
• nella sezione 15 sono indicati anche i dettagli di CAS number della sostanza soggetta alla restrizione 74;
• le misure di prevenzione e di utilizzo di adeguati sistemi di protezione per la manipolazione del prodotto sono anch’esse riportate nella scheda di sicurezza.
Il nostro ufficio tecnico rimane a vostra disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti.
HVAC è l’acronimo di “Heating, Ventilation & Air Conditioning” e si riferisce al complesso di tecnologie, sistemi e apparecchiature che si basano sulla progettazione, lo sviluppo e la fornitura di componenti hardware e software con un elevato livello di connettività per contenere il consumo energetico ed aumentare, nel suo complesso, l’efficienza ed il benessere dell’ambiente interno.
La scelta di materiali da costruzione con la resistenza al fuoco adeguata è essenziale nella realizzazione dei vari sistemi e, in un’ottica di sostenibilità, può fornire ampiamente il suo contributo.
Per maggiori informazioni leggi il seguente articolo
HVAC è l’acronimo di “Heating, Ventilation & Air Conditioning” la cui traduzione è “Riscaldamento, Ventilazione e Aria Condizionata” riferita al complesso di tecnologie, sistemi e apparecchiature utilizzate per fornire riscaldamento, raffreddamento e ventilazione ad edifici di diverse tipologie ottimizzandone le performance.
Tutti i sistemi HVAC si basano sulla progettazione, lo sviluppo e la fornitura di componenti hardware e software con un elevato livello di connettività per contenere il consumo energetico ed aumentare, nel suo complesso, l’efficienza ed il benessere dell’ambiente interno.
Gli impianti HVAC rappresentano così il "sistema cardiovascolare" di un edificio; un sistema che, attraversando tutte le aree dell’edificio, deve rispettare la compartimentazione ai fini della Prevenzione Incendi, svolgendo di fatto un ruolo essenziale nel contribuire alla sicurezza antincendio degli edifici. Infatti, per contro, se i sistemi HVAC non sono adeguatamente installati, protetti e isolati con appropriati materiali resistenti al fuoco, possono potenzialmente accelerare la diffusione dell’incendio attraverso le sezioni di un edificio, aumentando il danno.
All’isolamento degli impianti HVAC viene chiesto di:
• prevenire il passaggio di fuoco e fumo tra diverse zone compartimentate;
• evitare il rapido aumento della temperatura negli attraversamenti e l'accensione potenziale di materiali combustibili nelle diverse zone compartimentate;
• mantenere la resistenza meccanica in caso di incendio.
Perché, quando un edificio brucia, il fumo rilascia gas tossici e sottoprodotti che degradano la qualità dell'aria, inquinano il suolo e contaminano le acque sotterranee. La ricostruzione di edifici danneggiati genera anche emissioni di CO2 attraverso la produzione di nuovi materiali necessari per ricostruire o rinnovare l'edificio. Si generano inoltre inevitabili aspetti sociali, emotivi ed economici delle vittime degli incendi e delle persone che perdono la casa, il posto di lavoro e le entrate.
Per questi motivi, la scelta di materiali da costruzione con la resistenza al fuoco adeguata è essenziale nella realizzazione dei vari sistemi e, in un’ottica di sostenibilità, può fornire ampiamente il suo contributo.
Link propone le soluzioni Paroc HVAC realizzate in lana di roccia non combustibile, resistente a temperature fino a 1.000ºC. I materiali sono classificate come Euroclasse A1 o A2(L)-s1,d0, la più alta classe europea di resistenza al fuoco per i materiali da costruzione. Rilasciano inoltre una minima quantità di fumo durante un incendio.
Condizioni determinanti per il contenimento di un incendio in un edificio rispettando al contempo, in un’ottica di ampio respiro, l’equilibrio naturale ed ambientale del sistema costruito.
PAROC Hvac Fire BlackCoat è la nuova soluzione Paroc adatta alla protezione antincendio di condotte di ventilazione e condizionamento dell'aria orizzontali e verticali, rettangolari e circolari.
La soluzione, a pannello o materasso, è stata sviluppata per impedire la propagazione del fuoco dal condotto all'ambiente o dall'ambiente al condotto. Essa combina proprietà uniche in termini di protezione dal fuoco con una finitura estetica discreta ed elegante, in quanto i materassini e i pannelli in lana di roccia sono ricoperti da un foglio di alluminio retinato laccato nero.
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L’obiettivo di efficientamento energetico sviluppato nei progetti di costruzione o ristrutturazione, deve necessariamente tener conto degli standard di sicurezza in materia antincendio.
La reazione al fuoco di un prodotto è definita come il “grado di partecipazione di un materiale combustibile al fuoco al quale è stato sottoposto” e rappresenta una caratteristica importante del materiale stesso; convenzionalmente espressa in classi.
La classe di reazione al fuoco è uno strumento di protezione passiva funzionale nella fase di prima propagazione dell’incendio ed ha l’obiettivo di limitare l’innesco dei materiali e la diffusione dell’incendio. Tale caratteristica, viene determinata in funzione delle reali applicazioni del materiale, mediante condizioni di prova standardizzate.
Il materiale isolante, benché non sia il primo materiale colpito dall'incendio, svolge comunque un ruolo molto importante durante lo sviluppo e la diffusione delle fiamme. Infatti, se viene scelto un materiale isolante altamente combustibile, si rischia di accelerare la propagazione del fuoco e generare contestualmente una grande quantità di fumo che è una tra le cause principali di morte all’interno di un edificio.
La lana di roccia Paroc è classificata A1 - totalmente incombustibile
Dal 1999 esiste una norma europea armonizzata per la prova di resistenza al fuoco dei condotti di ventilazione: la EN 1366-1.
La EN 1366-1, in vigore dal 20/10/2020, specifica un metodo per la determinazione della resistenza all'incendio di condotte di ventilazione verticali ed orizzontali compresi i pannelli di accesso, che sono parte integrante delle condotte sottoposte a prova. Le prove esaminano il comportamento delle condotte esposte al fuoco dall'esterno e dall'interno delle condotte. La norma non si applica a:
a) condotte la cui resistenza al fuoco dipende dalle prestazioni di resistenza al fuoco di un soffitto o una parete (dove le condotte sono posizionate in cavità delimitate da cavedi o soffitti resistenti al fuoco);
b) condotte provviste di serrande tagliafuoco nei punti in cui attraversano divisori tagliafuoco;
c) condotte con uno, due o tre lati;
d) fissaggi dei dispositivi di sospensione (per esempio ancore) ai pavimenti o alle pareti.
PAROC Hvac Fire BlackCoat si presenta come il prodotto ottimale (a materasso o a pannello), adatto per condotti di ventilazione e condizionamento dell'aria orizzontali e verticali, indipendentemente dal fatto che siano rettangolari o circolari. Il prodotto impedisce la propagazione del fuoco dal condotto all'ambiente o dall'ambiente al condotto.
Il nuovo sistema di protezione antincendio PAROC Hvac Fire "BlackCoat" combina proprietà uniche in termini di protezione antincendio con una superficie discreta ed elegante, dove materassini e pannelli in lana di roccia sono ricoperti da un retro nero su un lato laminato di alluminio. Sono disponibili accessori appositamente studiati ed omologati che conferiscono i seguenti vantaggi:
• protezione antincendio fino a 120 minuti,
• penetrazione di componenti solidi e leggeri,
• nessun raddoppio nell'area di penetrazione del componente,
• distanza tra le sospensioni e lunghezze dei segmenti di condotto fino a 1850 mm per le classificazioni EI30 e EI60,
• montaggio senza colla,
• euroclasse A2, s1-d0,
• superficie discreta,
• sistema completo di accessori,
• protezione antincendio, termica e acustica in un'unica soluzione,
• corrisponde al massimo con la certificazione eco-1,
•requisiti di eco-bau e Minergie-Eco.
Tali caratteristiche rendono evidente come interventi eseguiti con materiali che non soddisfano determinati requisiti in materia antincendio, non certificati e installati da imprese non competenti in materia contribuiscono all’aumento del rischio di incendio dei fabbricati.
Paroc Clad System, non è solo un sistema di rivestimento in lana di roccia industriale completo, che include sezioni di tubi, curve, segmenti, tappetini lamellari, nastri e Clad Dots per coprire i perni della testa, ma è una vera novità di mercato.
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È sempre più evidente quanto sia necessario prevedere, nelle varie fasi di costruzione degli edifici civili e delle costruzioni industriali, l’inserimento di un isolante termico nel progetto di ristrutturazione o costruzione.
Le varie soluzioni tecnologiche e costruttive isolanti sono infatti pensate per ridurre drasticamente la perdita di energia, migliorare il comfort e fornire protezione antincendio con un occhio sempre attento alla sostenibilità ambientale. Il tema ambiente è oggi più che mai di fondamentale importanza:
- per il risparmio sui consumi, sia per il riscaldamento, sia per la climatizzazione;
- per il relativo impiego di combustibili fossili;
- per un proficuo contenimento della domanda mondiale di energia sempre crescente.
Ne deriva che per isolare le tubazioni in modo efficiente è necessario considerare sia le dispersioni, ciò che in termini di calore fuoriesce dall’edificio per trasmissione o ventilazione, sia gli apporti termici, ciò che in termini di calore arriva dall’esterno senza costo energetico e dall’interno come il riscaldamento solare o quello da altre apparecchiature.
In questo bilancio energetico la voce principale è rappresentata dalle dispersioni termiche dei tubi, risolvibili attraverso un rivestimento isolante sulla parte esterna che avvolga completamente la superfice.
Atte a tale scopo sono le coppelle isolanti: elementi di forma cilindrica, costituiti internamente da lana di roccia biosolubile, a fibra concentrica, con taglio longitudinale, disponibili con diversi tipi di rivestimento superficiale.
Il taglio longitudinale permette l’inserimento della coppella attorno al tubo senza smontare l’impianto o variare la struttura dei tubi del riscaldamento, delle condutture dell’acqua, dei tubi di scarico e dei fumi alle varie apparecchiature, fino alle condotte di ventilazione. Se il dimensionamento dell'isolamento delle tubazioni richiede un determinato valore massimo di dispersione termica, il ricorso alle coppelle permette di ridurre notevolmente lo spessore del materiale da applicare ottimizzando la funzione delle tubazioni.
Le soluzioni PAROC per tubazioni industriali assicurano la stessa capacità di isolamento sia per i tratti rettilinei che per i tratti curvi, contribuendo a preservare prestazioni ottimali lungo l'intero percorso delle tubazioni. Una ulteriore importante prerogativa dei prodotti PAROC risiede nel ridottissimo tenore di cloruro e fluoruro, che permette di contenere il rischio di corrosione sotto il materiale isolante.
Le tubazioni una volta isolate vengono solitamente ricoperte da uno scatolato in lamiera fissato meccanicamente per proteggere il materiale isolante dagli agenti atmosferici, preservandolo dal deterioramento.
Questo specifico rivestimento richiede un’apposita manutenzione ad un costo di applicazione aggiuntivo e prevede un ingombro in superficie.
Un importante alternativa arriva dall’innovativo prodotto Clad-System di PAROC: l’isolante rapido, sicuro e sostenibile, dotato di uno speciale film multistrato altamente durevole indicato per le applicazioni esterne. Protegge in modo affidabile la lana di roccia PAROC dall'umidità, dall’impatto ambientale e dalle sostanze chimiche e non comporta l’impiego di un lamierino di rivestimento.
Grazie alla resistenza alle alte temperature è il materiale isolante ideale per essere utilizzato fino a 680°C, proteggendo l’impianto dalle perdite di temperatura.
Clad-System di PAROC non ha bisogno di ulteriori rivestimenti in lamiera, riducendo così il peso di una costruzione e rendendo al contempo innegabilmente più facile la manutenzione.
La Clad-Surface è liscia, facile da pulire e, grazie alla sua resistenza alle sostanze chimiche, può essere utilizzata nei laboratori e pulita senza manutenzione speciale.
E’ ideale nelle applicazioni costiere, in quanto è stata testata la sua resistenza all'aria e all'acqua salata. Offre protezione contro i raggi UV e dalle beccate di uccelli in quanto estremamente robusto e resistente alla perforazione.
Per tutte queste ragioni, Paroc Clad System, non è solo un sistema di rivestimento in lana di roccia industriale completo, che include sezioni di tubi, curve, segmenti, tappetini lamellari, nastri e Clad Dots per coprire i perni della testa, ma è una vera novità di mercato.
Le specifiche di isolamento industriale prevedono generalmente che l’isolamento delle tubazioni avvenga durante i tempi di fermo per manutenzione, quando la temperatura delle tubazioni è simile alla temperatura ambiente, per poi variare rapidamente quando l’impianto torna in esercizio, creando una importante dilatazione termica che può portare a gravi dispersioni di calore ed energia. Si rende pertanto spesso necessario un sistema di isolamento a doppio strato per mitigare la potenziale apertura dei giunti.
Esperto in tali processi Paroc offre soluzioni di coppelle a semi guscio e, in aggiunta, l'innovativa soluzione PAROC Pro Lock in mono-strato.
PAROC Pro Lock è una soluzione unica, che offre i vantaggi di un isolamento in doppio strato ma con un’unica applicazione in strato singolo. Si tratta di un’unica coppella con 2 spessori sovrapposti ed a giunti sfalsati ad incastro (Z-Lock) – sia circonferenziali, sia longitudinali - i quali minimizzano la dispersione termica causata dall'espansione meccanica.
La coibentazione delle tubazioni negli impianti industriali è fondamentale per la massimizzazione del rendimento degli impianti, in quanto le macchine che trasformano il materiale da lavorare in prodotti a maggior valore aggiunto, impiegano una elevata quantità di energia che non può essere dispersa.
Le specifiche di isolamento industriale prevedono generalmente che l’isolamento delle tubazioni avvenga durante i tempi di fermo per manutenzione, quando la temperatura delle tubazioni è simile alla temperatura ambiente, per poi variare rapidamente quando l’impianto torna in esercizio, creando una importante dilatazione termica che può portare a gravi dispersioni di calore ed energia. Si rende pertanto spesso necessario un sistema di isolamento a doppio strato per mitigare la potenziale apertura dei giunti.
Esperto in tali processi Paroc offre soluzioni di coppelle a semi guscio e, in aggiunta, l'innovativa soluzione PAROC Pro Lock in mono-strato.
PAROC Pro Lock è una soluzione unica, che offre i vantaggi di un isolamento in doppio strato ma con un’unica applicazione in strato singolo. Si tratta di un’unica coppella con 2 spessori sovrapposti ed a giunti sfalsati ad incastro (Z-Lock) – sia circonferenziali, sia longitudinali - i quali minimizzano la dispersione termica causata dall'espansione meccanica. Le coppelle PAROC possiedono inoltre un'eccellente resistenza alla compressione e sopportano facilmente il peso del rivestimento metallico. In questo modo eliminano le dispersioni energetiche ed i ponti termici causati dall'aggiunta di strutture di supporto del rivestimento e riducono al minimo il rischio di danni da impatti meccanici.
PAROC Pro Lock è un prodotto sicuro ed uno strumento eccellente per ridurre al minimo il rischio di CUI (Corrosion Under Insulation), mantenendo le ottime proprietà idrorepellenti a temperature fino a 300 °C.
PAROC Pro Lock offre innegabili vantaggi, quali:
• una soluzione tecnicamente superiore, senza ponti termici;
• garantisce il 25% in meno di dispersione termica rispetto alle soluzioni tradizionali;
• è una soluzione isolante molto sottile ma estremamente efficiente;
• richiede meno superficie e materiale di rivestimento;
• occupa meno spazio nei processi a tutto vantaggio della struttura;
• si applica con tempi e relativi costi di installazione ridotti (rispetto alla soluzione in doppio strato tradizionale con doppia applicazione);
• non richiede una struttura di supporto;
• i giunti Z-Lock prevengono la significativa dispersione di calore causata dall'espansione termica del tubo riscaldato;
• consente una riduzione dei tempi di fermo impianto durante la manutenzione;
• contribuisce alla sostenibilità.
Nelle applicazioni industriali è essenziale che una soluzione isolante resista a temperature molto elevate senza cedimenti, contrasti gli effetti meccanici di distorsione del rivestimento, mantenga una buona resistenza alla compressione anche nel lungo periodo, fornisca un buon isolamento termo - acustico grazie alla struttura fibra porosa e alta densità della lana di roccia e sia sicuro durante o dopo l'uso: caratteristiche a cui PAROC Pro Lock risponde appieno.
Per maggiori dettagli segui il video
Il marchio PAROC eed il caratteristico imballaggio a strisce bianche e rosse, racchiude soluzioni per l’isolamento termico, antincendio e acustico in varie applicazioni.
E’ riconoscibile non solo per il packaging ma soprattutto come sinonimo di soluzioni di isolamento ad alta efficienza energetica e antincendio.
I prodotti Paroc, infatti, non contengono ingredienti o prodotti chimici che ne impediscono il riciclo, aumentano il comfort e la sicurezza dell’ambiente nel quale sono installati, migliorano i luoghi di lavoro e l’efficienza dei processi industriali.
La lana di roccia Paroc è pienamente conforme ai stringenti dettami imposti dal sistema finlandese RTS Building Information Foundation per la classificazione delle emissioni dei materiali per edilizia, ed inoltre soddisfa i requisiti più severi (M1) nel sistema volontario finlandese per il calcolo delle emissioni dei materiali isolanti.
Per maggiori informazioni leggi il seguente articolo.
Il marchio PAROC ed il caratteristico imballaggio a strisce bianche e rosse, racchiude soluzioni per l’isolamento termico, antincendio e acustico in varie applicazioni.
E’ riconoscibile non solo per il packaging ma soprattutto come sinonimo di soluzioni di isolamento ad alta efficienza energetica e antincendio.
I prodotti Paroc, infatti, non contengono ingredienti o prodotti chimici che ne impediscono il riciclo, aumentano il comfort e la sicurezza dell’ambiente nel quale sono installati, migliorano i luoghi di lavoro e l’efficienza dei processi industriali.
La lana di roccia Paroc è pienamente conforme ai stringenti dettami imposti dal sistema finlandese RTS Building Information Foundation per la classificazione delle emissioni dei materiali per edilizia, ed inoltre soddisfa i requisiti più severi (M1) nel sistema volontario finlandese per il calcolo delle emissioni dei materiali isolanti.
La sicurezza dei prodotti Paroc, per la salute umana e per l’ambiente, è attestata dalla loro conformità, a livello europeo, ai seguenti standard:
I prodotti in lana di roccia Paroc sono conformi ai regolamenti REACH (concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche e che istituisce un’Agenzia europea per le sostanze chimiche) e CLP (concernente la classificazione, l’etichettatura e l’imballaggio delle sostanze e delle miscele). Ciò comporta che vengano eseguiti controlli periodici relativamente alla presenza delle sostanze menzionate nella lista delle “sostanze candidate”, cioè quelle sostanze estremamente preoccupanti e/o pericolose per la salute umana se presenti in percentuale superiore allo 0,1% in peso. Nessun prodotto Paroc contiene tali sostanze in percentuali superiori ai limiti soglia dichiarati nel Regolamento.
Per questi motivi, ai sensi dei Regolamenti, non è richiesta alcuna scheda di sicurezza per i prodotti Paroc. È altresì disponibile un’apposita scheda contenente le istruzioni sulla sicurezza d’uso.
Il 10 Agosto 2009 la Commissione Europea ha emesso il Regolamento “CE 790/2009” recante modifica, ai fini dell’adeguamento al progresso tecnico e scientifico, del Regolamento CLP relativo alla classificazione, etichettatura ed imballaggio delle sostanze e delle miscele. In tale Regolamento viene annullata la classificazione R38 (irritante) per le lane minerali. Pertanto i prodotti in lana di roccia Paroc non provocano irritazione alla pelle per sfregamento meccanico, come stabilito da tale Regolamento.
Il Centro Internazionale di Ricerca sul Cancro (IARC), membro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha condotto approfonditi studi sulla pericolosità delle fibre minerali, identificando come caratteristiche discriminanti la composizione chimica e la bio-persistenza, ovvero la capacità di rimanere per lungo tempo nel corpo umano, provocando infiammazioni, irritazioni e potenzialmente anche il cancro. Dalle ricerche effettuate è emerso che l’impiego di lane minerali non costituisce un incremento della probabilità di sviluppare neoplasie.
Le lane minerali, e quindi anche la lana di roccia Paroc, vengono inserite nella classificazione IARC all’interno del Gruppo 3, “non classificabili in quanto alla loro cancerogenicità per l’uomo”,al pari di sostanze quali il tè ed altri alimenti.
La lana di roccia Paroc è sicura: per la sua produzione non vengono utilizzati né CFC né HCFC, non contiene amianto ed ottempera alla Nota Q.
La Direttiva della Commissione Europea 97/69/CE del 5 dicembre 1997, recepita a livello nazionale con il D.M. 01/09/98 e con la Circolare n. 4 del 15 marzo 2000, ha introdotto per le lane minerali la “Nota Q”, relativa alla bio-solubilità. La Nota Q è stata poi ripresa e confermata dal Regolamento CLP, modificato dal Regolamento CE 790/2009.
La Nota Q prevede che le lane minerali contenenti un quantitativo di ossidi alcalino-terrosi superiore al 18% in peso possano essere sottoposte ad esperimenti che ne verifichino la biosolubilità, ovvero la predisposizione ad essere assorbite ed espulse dall’organismo umano.
La biosolubilità della lana di roccia Paroc è attestata dal certificato n°. 02G01013 del 20/09/2001 dell’Istituto Fraunhofer di Hannover.
A maggior garanzia delle caratteristiche di biosolubilità delle proprie produzioni, Paroc ha aderito al marchio volontario dell’ente di certificazione europeo EUCEB (European Certification Board for Mineral Wool Products), che garantisce, attraverso il controllo continuo della produzione, che sia rispettata la composizione originaria conforme alla Nota Q, così come certificato dall’Istituto accreditato.
A livello nazionale, il 25 marzo 2015, la Conferenza Stato/Regioni ha approvato il documento “Le Fibre Artificiali Vetrose (FAV): Linee guida per l’applicazione della normativa inerente ai rischi di esposizioni e le misure di prevenzione per la tutela della salute”, aggiornate il 10 Novembre 2016, che riprende e conferma i concetti già espressi dalla normativa europea, indicando come sicure per la salute degli utenti e degli operatori le lane minerali che rispettino la Nota Q oppure la Nota R (relativa al diametro ponderato della fibra).
Le lane minerali in possesso di un certificato di conformità alla nota Q e/o R (documenti che, come la certificazione EUCEB, dovranno essere mantenuti a disposizione di eventuali controlli da parte degli organi di vigilanza e che sono sufficienti a dimostrare la non pericolosità del rifiuto stesso), non sono sostanze né cancerogene né irritanti. La novità introdotta dalle nuove Linee Guida è che la nota Q deve essere verificata per via documentale essendo in tal caso sufficiente quanto contenuto nelle schede informative di sicurezza che accompagnano i prodotti.
Ai rifiuti dunque contenenti queste lane minerali, viene attribuito lo status di “rifiuto speciale non pericoloso“ ed il codice CER 170604.
Lo smaltimento dei rifiuti costituiti da fibre minerali artificiali può avvenire direttamente all’interno della discarica in celle dedicate, realizzate con gli stessi criteri adottati per i rifiuti inerti, ed effettuato in modo tale da evitare la frantumazione dei materiali (cfr. art. 6 del D.M. 27/09/2010 “Definizione dei criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica, in sostituzione di quelli contenuti nel decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio 3 agosto 2005”).
A Paroc è stato assegnato il marchio di qualità RAL, che attesta che i prodotti in lana di roccia non contengono sostanze cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione, in base alla regola tecnica tedesca per le sostanze pericolose TRGS 905.
La direttiva RoHS, entrata in vigore il 1° luglio 2006, limita l’utilizzo di sei sostanze pericolose nella costruzione di vari tipi di apparecchiature elettriche ed elettroniche in quantità superiori ai valori massimi di concentrazione: Piombo, Mercurio, Cadmio, Cromo esavalente, Bifenili polibromurati (PBB) ed Etere di difenile polibromurato (PBDE).
I prodotti in lana di roccia Paroc NON contengono alcuna delle sostanze pericolose descritte nella direttiva RoHS.
Gli stabilimenti Paroc sono certificati in accordo al sistema di qualità ISO 9901 e al sistema ambientale ISO 14001. Questi sistemi gestionali garantiscono la costanza e l’elevata qualità dei prodotti Paroc, nel massimo rispetto dell’ambiente.
Link è importatore ufficiale della lana di roccia PAROC; una scelta basata sulle garanzie prestate e sulla qualità intrinseca del prodotto, proponendo sul mercato una lana che può essere utilizzata senza rischi, nè per la salute umana, in quanto viene prodotta esclusivamente in fibre ad alta biosolubilità, né per l’ambiente, in quanto viene prodotta con materiali naturali e rispettosi dell’ambiente per tutto il ciclo di vita.
L'energia è da sempre il motore della società contemporanea, ed ora come non mai, è oggetto di grandi trasformazioni tese verso obiettivi di decarbonizzazione e sviluppo sostenibile, ed una maggiore integrazione delle energie rinnovabili nei sistemi energetici potenziando le energie pulite: misure di transizione energetica che riguardano non solo le imprese ma anche i privati, l'ambiente ed il mondo in cui viviamo.
La forte tensione sui prezzi nei mercati internazionali dell’energia, genera inevitabili ripercussioni sui consumatori, facendo percepire con maggior chiarezza quanto siano tangibili i vantaggi di un corretto bilanciamento energetico. Ne deriva che l’interesse primario di ciascun investitore, impresa o privato è assicurarsi sempre più che il proprio investimento sia funzionale, efficiente e, naturalmente vantaggioso.
PAROC, azienda leader nel settore delle coibentazioni e sinonimo di soluzioni di isolamento ad alta efficienza energetica e antincendio in lana di roccia, propone 3 chiavi vincenti per l’isolamento:
• coibentazione acustica dei canali di ventilazione con PAROC Hvac Slab
• coibentazione termica delle tubazioni con PAROC Hvac Section Alucoat T
• protezione dal fuoco del solaio in calcestruzzo con PAROC CGL 20cy
Per maggiori informazioni leggi il seguente articolo.
L'energia è da sempre il motore della società contemporanea, ed ora come non mai, è oggetto di grandi trasformazioni tese verso obiettivi di decarbonizzazione e sviluppo sostenibile, ed una maggiore integrazione delle energie rinnovabili nei sistemi energetici potenziando le energie pulite: misure di transizione energetica che riguardano non solo le imprese ma anche i privati, l'ambiente ed il mondo in cui viviamo.
La forte tensione sui prezzi nei mercati internazionali dell’energia, genera inevitabili ripercussioni sui consumatori, facendo percepire con maggior chiarezza quanto siano tangibili i vantaggi di un corretto bilanciamento energetico. Ne deriva che l’interesse primario di ciascun investitore, impresa o privato è assicurarsi sempre più che il proprio investimento sia funzionale, efficiente e, naturalmente vantaggioso.
PAROC, azienda leader nel settore delle coibentazioni e sinonimo di soluzioni di isolamento ad alta efficienza energetica e antincendio in lana di roccia, propone 3 chiavi vincenti per l’isolamento:
• coibentazione acustica dei canali di ventilazione con PAROC Hvac Slab
Il rumore degli impianti di produzione può essere generato dall’insieme delle emissioni sonore prodotte dalle apparecchiature di processo o di trattamento di fluidi e/o gas.
Per le condotte può derivare dalle turbolenze del flusso o da cavitazione, variazione di pressione dovuta a compressori o pompe, valvole o altri dispositivi di riduzione della pressione o di cambio diametro della condotta.
La coibentazione è una tecnica per isolare un sistema avente differenti condizioni termoacustiche da un altro, in modo che i due sistemi non scambino calore o suono. Le condotte d’areazione sono la parte degli impianti di ventilazione, climatizzazione e condizionamento deputate al trasporto e alla distribuzione dell'aria. Esse funzionano come un canale di trasmissione acustica che diffonde il suono creato dal passaggio dell’aria da un ambiente all'altro, anche con forte intensità. L'isolamento applicato sull'esterno della condotta contribuisce ad attenuare l'intensità del suono che passa attraverso le pareti della condotta stessa migliorando il confort.
PAROC Hvac Slab, quali pannelli incombustibili in lana di roccia biosolubile ad alte prestazioni di isolamento termico, acustico, sono resistenti alle alte temperature per applicazioni industriali: si presentano come la soluzione ottimale per una adeguata correzione acustica dei canali di ventilazione
• coibentazione termica delle tubazioni con PAROC Hvac Section Alucoat T
Le tubazioni costituiscono parte integrante di qualsiasi impianto HVAC (Heating, Ventilation & Air Conditioning). È necessario isolarle per ridurre il consumo energetico e contenere i costi di esercizio. Inoltre per mantenere la temperatura dell'acqua entro i valori desiderati, contenere la dispersione termica e gli scambiatori di calore dalle tubazioni è fondamentale applicare un materiale isolante, resistente ed adattabile alla forma delle tubazioni
PAROC Hvac Section AluCoat T è una linea di coppelle in lana di roccia incombustibile, biosolubile, a fibra concentrica e con taglio longitudinale; per l'isolamento termico e anticondensa delle tubazioni in edilizia e cantieristica navale. Ha un rivestimento in alluminio e nastro adesivo lungo il lato longitudinale che previene la formazione di condensa. Le curve prodotte in stabilimento sono una soluzione ottimale e veloce per le tubazioni curvilinee.
• protezione dal fuoco del solaio in calcestruzzo con PAROC CGL 20cy
Un incendio tende solitamente a passare da una piccola combustione localizzata fino a invadere in pochi secondi l'intero ambiente (c.d."flashover"). Tale flashover dipende dalla reazione dei materiali presenti al fuoco: se vi sono solo materiali combustibili, questi aumenteranno le fiamme che si arresteranno soltanto dopo aver bruciato tutti i combustibili lasciando, alle persone, un tempo limitato per mettersi in sicurezza.
Pertanto, in caso di incendio, individuare il prima possibile la combustione ed avere strutture dotate di idonei materiali atti a fungere da barriera, divengono elementi determinanti. Tali sistemi barriera riguardano sia la protezione attiva (come spruzzatori o estintori) sia quella passiva. La protezione passiva antincendio consiste, appunto, in un insieme di sistemi di protezione in grado di proteggere il collasso delle costruzioni per una durata prefissata in caso di incendio.
PAROC CGL 20cy è un pannello rigido in lana di roccia biosolubile, verniciato sulla faccia a vista e sui bordi smussati, incombustibile (classe A1 secondo EN 13501-1) specificatamente concepito per l'isolamento termico, acustico e per la protezione dal fuoco di solai e piani
Un efficace isolamento in lana di roccia è, quindi, un componente chiave per mantenere in buona salute ed in sicurezza un impianto sia civile, sia industriale. Ed è una risposta in linea con le attuali politiche di sviluppo energetico sostenibile, considerando inoltre, che l’energia migliore e più pulita è quella non consumata, quella cioè risparmiata a seguito di una calibrata coibentazione.
Le specifiche caratteristiche degli impianti nell’industria di processo (come la temperatura del materiale stoccato che può variare in modo significativo tra le varie sezioni, il movimento causato dell’espansione termica e delle vibrazioni dalle apparecchiature ad esse collegate) producono spesso umidità che, se non viene correttamente risolta, può ridurre drasticamente la durata di tubazioni e apparecchiature aumentando il rischio di perdite, riducendone fortemente la sicurezza.
Per maggiori informazioni leggi il seguente articolo
L’industria di processo, attraverso procedimenti chimico-fisici, trasforma, in toto o in parte, le caratteristiche delle sostanze in input producendo in output sostanze o componenti diversi. Le caratteristiche specifiche degli impianti, la temperatura del materiale stoccato che può variare in modo significativo tra le varie sezioni, il movimento causato dell’espansione termica e delle vibrazioni dalle apparecchiature ad esse collegate sono elementi costitutivi che richiedono una attenta progettazione degli impianti ed una analisi energetica dettagliata.
In tale contesto le azioni meccaniche e termiche che si generano negli impianti, producono spesso umidità che, se non viene correttamente risolta, può ridurre drasticamente la durata di tubazioni e apparecchiature aumentando il rischio di perdite, riducendone fortemente la sicurezza.
Un aspetto insidioso, sempre più riconosciuto da professionisti del settore industriale, è la cosiddetta CUI - Corrosion Under Insulation - quale forma grave di corrosione localizzata che si verifica principalmente sotto il materiale isolante applicato su apparecchiature in acciaio. Un fenomeno diffuso nei settori chimico e petrolchimico, raffinazione, offshore e marittimo che se non viene rilevato può provocare gravi perdite o guasti alle apparecchiature, con seri problemi di sicurezza e ambientali.
Una soluzione per proteggere dall’umidità le superfici in acciaio isolate è quella di utilizzare prodotti idrorepellenti, non igroscopici, chimicamente robusti e durevoli.
La lana di roccia Paroc è adatta per applicazioni industriali impegnative in quanto:
Per tutti questi motivi a Link piace dire che “la roccia batte l'acqua nelle soluzioni di isolamento industriale” producendo innegabili vantaggi non solo economici, aumentando la vita dell’edificio, ma anche ambientali, rendendo l’indoor più salubre.
Le azioni meccaniche e termiche che si generano negli impianti dell’industria di processo, producono spesso umidità che, se non viene correttamente risolta, può ridurre drasticamente la durata di tubazioni e apparecchiature aumentando il rischio di perdite, riducendone fortemente la sicurezza.
Un aspetto insidioso, sempre più riconosciuto da professionisti del settore industriale, è la cosiddetta CUI - Corrosion Under Insulation - quale forma grave di corrosione localizzata che si verifica principalmente sotto il materiale isolante applicato su apparecchiature in acciaio.
Le soluzioni PAROC per l’industria di processo propongono prodotti di lunga durata, esenti da manutenzione ed efficienti sotto il profilo energetico
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L'umidità segue quattro diversi meccanismi di trasporto per penetrare in un edificio: il più comune è quello in forma liquida per conto di agenti atmosferici o problemi strutturali, come infiltrazioni d’acqua per rotture di tubazioni. L’umidità viene veicolata anche dall'aria (per convezione) attraverso il passaggio del flusso di aria calda (diretta o tramite ventilazione forzata) il cui tasso di umidità varia in base alla temperatura dell’aria. Un’altra forma importante di circolazione dell’umidità è il vapore che trasporta umidità quando la pressione di saturazione si alza ed il vapore acqueo inizia a condensare. Infine, silente ma attiva, è umidità capillare, di risalita, dovuta alla capacità di un liquido di salire attraverso i pori del terreno tramite i minuscoli canali che distinguono i materiali e i leganti da costruzione, danneggiando la muratura che generalmente appare segnata da aloni scuri orizzontali.
Se l'umidità relativa è elevata (≥ RH80 - 85%) e la temperatura è superiore a 10 ° C e vi sono materiali organici sufficienti, si crea la muffa le cui spore posso creare danni alla salute.
Per tale ragione i meccanismi di trasporto dell'umidità sono attentamente studiati in fase di progettazione degli edifici e devono essere anche accuratamente valutati durante la costruzione, non solo per la corretta applicazione dei prodotti, ma anche per gli interscambi tra materiali diversi e la loro conservazione in cantiere.
Diversi studi dimostrano come la maggior parte dei materiali da costruzione contenga acqua, che tende a convogliare nelle strutture rapidamente già durante la fase di costruzione. Per questo motivo, la permeabilità al vapore acqueo dell'isolamento gioca un ruolo fondamentale quando si tratta del tempo di asciugatura dell'intera struttura: l'isolamento con un'elevata permeabilità al vapore acqueo consente all'umidità delle strutture di fuoriuscire in due direzioni.
La lana Paroc offre comprovata sicurezza contro umidità perché:
• non assorbe l'umidità dall'aria circostante. Rimane asciutta anche in ambienti molto umidi;
• non assorbe acqua liquida;
• asciuga molto velocemente a temperatura ambiente normale;
• mantiene le sue prestazioni e dimensioni termiche dopo l'esposizione all'umidità;
• agisce come rottura capillare nelle soluzioni sotterranee;
• non ostruisce l'umidità alle costruzioni - è un materiale a diffusione aperta (Mμ = 1) che consente il trasporto del vapore acqueo attraverso di esso evitandone il ristagno e la condensa;
• permette un'asciugatura delle strutture in calcestruzzo notevolmente più rapida rispetto ai materiali isolanti impermeabili;
• non raccoglie l'umidità nelle costruzioni e quindi rivela rapidamente possibili perdite di umidità;
• previene i rischi di idratazione.
Inoltre la lana Paroc contiene un ridottissimo tenore di cloruro e fluoruro della lana, che contiene il rischio di corrosione sotto il materiale isolante, riducendo notevolmente le operazioni di manutenzione.
Da tutto ciò emerge come un materiale isolante, qualitativamente ineccepibile e correttamente posato, produce innegabili vantaggi non solo economici aumentando la vita dell’edificio ma anche rendendo l’ambiente indoor più salubre.
Per maggiori informazioni scarica gratuitamente la Guida Paroc e segui il video
Quando si pianifica un edificio sostenibile la sfida principale è rappresentata da come raggiungere gli obiettivi eco-friendly, garantendo al contempo una struttura sicura e ben funzionante. In termini energetici, efficienza, non è una questione di quanto isolamento aggiungere, ma qual è la giusta scelta applicativa per l'edificio, considerando sia l'intero ecosistema-edificio, sia la sua funzione come sistema, per giungere alla piena soddisfazione di proprietari e occupanti.
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Quando si pianifica un edificio sostenibile la sfida principale è rappresentata da come raggiungere gli obiettivi eco-friendly, garantendo al contempo una struttura sicura e ben funzionante. In termini energetici, efficienza, non è una questione di quanto isolamento aggiungere, ma qual è la giusta scelta applicativa per l'edificio, considerando sia l'intero ecosistema-edificio, sia la sua funzione come sistema, per giungere alla piena soddisfazione di proprietari e occupanti.
Ragionare in termini progettuali attraverso la lente dei sistemi integrati (affinché i sistemi di acustica, termica e di mitigazione dell'umidità funzionino integralmente ed in maniera efficiente per tutta la vita di un edificio), che tenga conto delle interfacce fisiche tra la facciata e la struttura dell’edificio, nonché quella funzionale tra involucro ed impianti, rappresenta un punto saliente nella progettazione eco-friendly. Il quadro normativo, in tale contesto, è cambiato negli anni, ponendo particolare attenzione non solo agli aspetti del contenimento energetico degli edifici, ma anche a quelli legati al benessere acustico, alla sostenibilità ed alla sicurezza (con particolare attenzione al pericolo di propagazione dell’incendio).
La tendenza degli ultimi anni a costruire edifici sempre più alti, ha portato all’attenzione dei ricercatori l’aggravio di rischio incendio per il sistema edificio. Infatti, architetti e progettisti delle facciate continue, hanno spesso riconosciuto che il vuoto creato tra il solaio e il muro esterno, se lasciato non protetto, consentirebbe al fuoco e al fumo di propagarsi velocemente da un piano all’altro. In tale ambito, la soluzione più logica sarebbe quella di riempire il vuoto con materiale resistente al fuoco, ma uno studio del 1999 del Loss Prevention Council nel Regno Unito, ha dimostrato che i pannelli Firespan 40&90 in lana di roccia sicura in caso di area spandrel permettono di mantenere comunque l’integrità evitando la propagazione del fuoco attraverso l’apertura.
I pannelli Firespan 40&90 EU offrono una soluzione a questo problema in quanto sono stati testati secondo lo standard nord americano ASTM E2307: uno standard di prova al fuoco per la valutazione delle prestazioni dei sistemi di barriera antincendio perimetrali che misura la capacità dei sistemi di barriera antincendio perimetrale di prevenire la propagazione del fuoco quando la parete esterna si flette o si deforma durante l'esposizione al fuoco. ASTM E2307 determina, inoltre, il periodo di tempo in cui il sistema di protezione antincendio perimetrale riesce a limitare la penetrazione della fiamma attraverso l’intercapedine (vuoto interno tra il pavimento e il muro esterno.)
Firespan 40&90 EU sono pannelli incombustibili, resistenti all'umidità, che garantiscono un effetto anticorrosione e antimuffa, inoltre non si deteriorano nel tempo mantenendo le prestazioni costanti di isolamento termico, protezione antincendio, migliore comfort acustico e barriera al vapore. I pannelli sono conformi agli standard americani ASTM C 612 e UL specifici per i pannelli in fibra minerale.
Le soluzioni Firespan 40&90 EU possiedono le certificazioni necessarie all’ottenimento da parte degli edifici del LEED e vengono scrupolosamente esaminate in ogni fase del ciclo di vita al fine di calcolarne l'impatto ambientale.
Tutte le informazioni relative vengono raccolte e pubblicate su documenti tecnici e certificati denominati EPD (Environmental Product Declaration) in accordo con la norma EN 15804.
Per ulteriori informazioni non esitate a contattarci!
Qualità, innovazione, sicurezza e leggerezza nelle soluzioni: sono solo alcuni dei valori che caratterizzano il mondo della vela e che Link Industries ricerca quotidianamente nel proprio lavoro.
Per questo siamo orgogliosi di sostenere, con il nostro partner Paroc, Tommaso Cilli e Bruno Mantero al Campionato Italiano 420 di vela ed in occasione Gold Cup 420
I materiali isolanti possono incrementare in maniera significativa la capacità di un edificio di sopportare un incendio, conseguentemente la scelta del corretto isolante può influire sulla sicurezza generale di un fabbricato.
Per maggiori in formazioni leggi il seguente articolo.
La consapevolezza sui temi di sicurezza antincendio residenziale è fortemente aumentata in Europa negli ultimi decenni, grazie a campagne d’informazione molto attive ed alle svariate tipologie di soluzioni antincendio disponibili sul mercato, come per esempio i rilevatori antincendio ed i dispositivi elettrici dotati di spegnimento automatico; ma molto resta ancora da fare nel settore della prevenzione e dell’incremento della sicurezza.
Gli incendi provocano un’immensa sofferenza umana e ingenti danni materiali. In Europa ogni anno muoiono per incendio circa 4.000 persone e 190 ne vengono ricoverate in ospedale ogni giorno per gravi ustioni. Le perdite annue finanziarie raggiungono 126 miliardi di Euro.
La stragrande maggioranza degli incendi, circa il 95%, avvengono in edifici residenziali e, nonostante i buoni progressi raggiunti in Europa in tema di sicurezza antincendio, è ancora molto complicato eliminare completamente tali rischi essendo per lo più causati da errore umano, disattenzione e negligenza e, per tale ragione, assicurare la protezione antincendio negli edifici diviene una azione importante per ridurre le le peggiori conseguenze.
Un incendio per essere innescato ha bisogno di tre elementi: una sorgente, ossigeno e materiale combustibile. Un incendio continuerà a bruciare fino a che non verrà estinto o fino a quando i combustibili o l'ossigeno non saranno esauriti: l'incendio si alimenterà ed a un certo punto si espanderà rapidamente, passando da una piccola combustione localizzata fino a invadere l'intero ambiente. Questa trasformazione, che si verifica in pochi secondi, viene chiamata "flashover". Il flashover dipende dalla reazione al fuoco dei materiali presenti. Ne deriva che, se l’edificio è realizzato con materiali combustibili, questi arrecano ancora più combustibile all'incendio, che si arresterà soltanto dopo aver esaurito tutti i combustibili da consumare.
Se si considera, inoltre, che solitamente c’è un tempo molto limitato dalla propagazione iniziale di un incendio alla sua piena diffusione, i tempi per mettersi in sicurezza sono molto altrettanto limitati.
Pertanto, individuare un incendio il prima possibile diventa una questione di vita o di morte e la scelta corretta del materiale ne è correlata influendo significativamente sul tempo disponibile per mettersi in salvo.
La migliore protezione è fornita quindi dal materiale incombustibile, che ha la funzione di proteggere dal fuoco anche gli altri materiali. Essendo la combustione di gas tossici spesso fatale, i materiali più sicuri sono quelli incombustibili che allo stesso tempo non emettono gas pericolosi.
Come si riconoscono i materiali incombustibili, sicuri in caso di incendio?
Esiste una classificazione Europea che definisce le classi A1, A2, B, C, D, E e F dove A1 indica un materiale incombustibile e F un materiale con proprietà antincendio indefinite. La propagazione di fumo e il gocciolamento sono indicate dalle lettere “s” e “d” per i materiali classificati come A2, B, C e D.
I materiali isolanti possono incrementare in maniera significativa la capacità di un edificio di sopportare un incendio, conseguentemente la scelta del corretto isolante può influire sulla sicurezza generale di un fabbricato. La soluzione più sicura è rappresentata dal materiale isolante classificato come A1 o A2-s1, d0. La lana di roccia ha la migliore classificazione, A1, che ne definisce la totale incombustibilità, il che significa che non contribuisce alla propagazione del fuoco e protegge le strutture durante l’incendio, aumentando il tempo di resistenza al fuoco delle strutture portanti e delle partizioni.
Quindi i materiali di alta qualità resistenti al fuoco possono fare la differenza tra un incendio in un edificio e un edificio in fiamme: infatti, quando un incendio raggiunge il flashover, l'unico modo di impedire che si diffonda in aree molto più ampie dell'edificio dall'interno è assicurare che le pareti, i soffitti, i pavimenti, le porte e i tetti possano sopportare l'esposizione a un fuoco pienamente sviluppato su un lato senza trasferire il calore, le fiamme o i gas tossici all'altro lato.
Inoltre una volta che l’incendio si è propagato il calore all’interno di un locale, esso è talmente intenso da potersi aprire un varco attraverso le finestre, con il rischio di esporre la facciata dell'edificio alle fiamme. Se invece la facciata è dotata di un sistema di rivestimento e/o isolamento in materiali non combustibili, le fiamme potranno al limite raggiungere e infrangere le finestre del piano superiore ma il processo sarà relativamente lento in quanto la facciata non contribuisce alla propagazione delle fiamme.
La lana di roccia Paroc è classificata A1 – totalmente incombustibile
E’ comunque sempre bene ricordare che nonostante le prestazioni e le caratteristiche dei materiali incombustibili, siamo noi i primi responsabili per la prevenzione degli incendi della nostra incolumità.
Di seguito alcuni consigli che tutti noi possiamo applicare per la sicurezza di noi stessi e dei nostri cari:
1. Prevenire
• condurre un’ispezione per individuare i rischi del proprio ambiente;
• utilizzare in modo corretto e con attenzione i dispositivi elettrici e il fuoco (leggere le istruzioni dei vari dispositivi elettrici e ricordare che anche una candela può essere causa di incendio);
• assicurarsi che i dispositivi elettronici lavorino sempre in modo appropriato e rimuovere quelli difettosi o farli riparare da professionisti.
• evitare comportamenti pericolosi
• in caso di nuove costruzioni o ristrutturazioni scegliere materiali incombustibili.
2. Essere preparati ad un incendio
• un rilevatore di incendio può dimostrarsi salvavita;
• dotarsi di un estintore e assicurarsi di poterlo utilizzare rapidamente in caso di necessità
• controllare le vie di fuga, mantenerle libere da ostacoli e esercitarsi al loro utilizzo.
3. Comportamento in caso di incendio
• cercare di spegnere l’incendio sul nascere
• in caso di insuccesso e di propagazione del fuoco avvertire le altre persone e lasciare immediatamente l’edificio.
• chiamare il numero di emergenza
Possiamo tutti contribuire a prevenire gli incendi e minimizzare i danni.
Come può l’industria di processo contribuire a ridurre l’impatto negativo sul clima e allo stesso tempo risparmiare? Fortunatamente la soluzione esiste: le soluzioni PAROC, attente alle caratteristiche del processo industriale, propongono prodotti di lunga durata, esenti da manutenzione ed efficienti sotto il profilo energetico che riescono a garantire un determinato processo industriale attraverso l’utilizzo della minor quantità di energia possibile, riducendo al minimo gli sprechi.
Per maggiori informazioni leggi: Le soluzioni PAROC per l’isolamento nell’industria di processo
L'industria di processo riguarda ogni attività produttiva del settore secondario ed in relazione alle diverse attività ha un forte impatto ambientale, in quanto, oltre a problemi di natura tecnica e progettuale l'industria di processo si è da sempre confrontata con complessi problemi di natura sociale, urbanistica e architettonica, e non ultimo ambientale. Nel corso degli anni sono stati sviluppati diversi modelli architettonici industriali adeguandoli alle necessità degli impianti e dei processi meccanici, determinando così la graduale trasformazione dell’industria e dei relativi spazi secondo una precisa destinazione d’uso ed una sempre crescente attenzione all’ambiente.
Il comparto industriale apporta numerosi ed importanti benefici economici e sociali; si producono merci e prodotti e si genera occupazione ed entrate fiscali. Tuttavia, i più grandi impianti industriali contribuiscono per una quota significativa alle emissioni totali dei principali inquinanti atmosferici e gas a effetto serra, nonché di altri importanti effetti ambientali, fra cui il rilascio di inquinanti nell'acqua e nel suolo, la produzione di rifiuti ed il consumo di energia.
Le politiche UE attualmente in uso volte a limitare l’inquinamento industriale, hanno portato ad un sensibile miglioramento, nel corso degli ultimi decenni, delle emissioni nell’ambiente e dell’efficienza energetica dei processi industriali.
Per efficienza energetica si intende, in modo induttivo, la capacità di un processo di utilizzare l’energia nel modo migliore per ottenere il cosiddetto fabbisogno; ossia indica quella serie di azioni di programmazione, pianificazione, progettazione e realizzazione che permettono, a parità di servizi offerti, di consumare meno energia.
Le soluzioni PAROC, attente alle caratteristiche del processo industriale, propongono prodotti di lunga durata, esenti da manutenzione ed efficienti sotto il profilo energetico che riescono a garantire un determinato processo industriale attraverso l’utilizzo della minor quantità di energia possibile, riducendo al minimo gli sprechi.
Una soluzione di isolamento con coppelle è in grado di ridurre considerevolmente la dispersione termica. Se il dimensionamento dell'isolamento delle tubazioni richiede un determinato valore massimo di dispersione termica, il ricorso alle coppelle permette di ridurre notevolmente lo spessore del materiale da applicare ottimizzando la funzione delle tubazioni nell’industria di processo. Attraverso le tubazioni, infatti, vengono convogliate enormi quantità di liquidi a basse e ad alte temperature, con l'obiettivo di ridurre al minimo le perdite di energia lungo il percorso. Una rete di tubazioni correttamente progettata e isolata in modo efficiente rappresenta una condizione irrinunciabile per il regolare svolgimento delle attività operative.
Le soluzioni PAROC per tubazioni industriali assicurano la stessa capacità di isolamento sia per i tratti rettilinei che per i tratti curvi, contribuendo a preservare prestazioni ottimali lungo l'intero percorso delle tubazioni. Una ulteriore importante prerogativa dei prodotti PAROC risiede nel ridottissimo tenore di cloruro e fluoruro, che permette di contenere il rischio di corrosione sotto il materiale isolante.
Così come nei serbatoi di stoccaggio, di varie forme e dimensioni, che costituiscono parte integrante di numerosi processi industriali, è richiesta una attenta analisi energetica proprio perché la temperatura del materiale stoccato nei serbatoi può variare in modo significativo da un processo all'altro. L'isolamento termico riduce le perdite di calore al minimo e mantiene la temperatura corretta nel contenuto dei serbatoi per garantire il funzionamento efficiente dei processi.
Analogo discorso per caldaie, camini e filtri che devono tenere conto dell'espansione termica. Il corpo e le tubazioni delle caldaie sono costantemente in movimento a causa dell’espansione termica e delle vibrazioni causate dalle apparecchiature ad essa collegate come bruciatori e ventilatori. Le temperature raggiungono valori altissimi nella caldaia, ma possono variare in modo significativo in altre parti della struttura.
Una corretta soluzione di isolamento riduce le perdite di calore nella caldaia e impedisce il surriscaldamento del locale che la ospita, a tutto vantaggio dell'efficienza dell'impianto. La soluzione di isolamento dovrà essere progettata in funzione della tipologia di caldaia e delle specifiche del produttore. Secondo le disposizioni delle norme, le caldaie devono essere coibentate con due o tre strati di isolante, il cui spessore totale dovrà essere compreso tra 200 e 300 mm. Alla prima accensione dopo la posa dell'isolamento, la caldaia dovrà essere portata a regime termico a meno di 50°C all'ora.
Come può l’industria di processo contribuire a ridurre l’impatto negativo sul clima e allo stesso tempo risparmiare? Fortunatamente la soluzione esiste: scoprilo seguendo il video! https://www.youtube.com/watch?v=m-9CPJCIoFg
Grazie al costante processo di ricerca e sviluppo dell'ufficio tecnico, Link Alu Tape ha ottenuto il marchio di equipaggiamento marittimo "timoncino" secondo la Direttiva MED 2014/90/UE.
Grazie al costante processo di ricerca e sviluppo dell'ufficio tecnico, Link Alu Tape ha ottenuto il marchio di equipaggiamento marittimo "timoncino" secondo la Direttiva MED 2014/90/UE.
Link Alu Tape è un nastro con pellicola in alluminio cotto liscio in spessore 26 μm ad alto potere autoadesivo. Un nastro universale utilizzato per sigillature, tenute, giunte, mascherature, protezioni per il settore dell’isolamento industriale, condizionamento e nel settore navale.
Il prodotto è stato rigorosamente testato da parte di un ente certificatore terzo ed ha superato brillantemente le verifiche ottenendo così la certificazione di limitata capacità di propagazione della fiamma idonea per l'applicazione nel settore navale.
Con la certificazione prodotti (per nastri coprigiunti, colla, sigillanti) Link si propone di:
- migliorare la sicurezza marittima;
- migliorare la salvaguardia dell'ambiente marittimo;
- facilitare il libero scambio di attrezzature marine all'interno dell'Unione Europea pur mantenendo un livello di sicurezza comune.
Per maggiori informazioni leggi: Link Alu tape a marchio 'timoncino'
Link presenta sul mercato PAROC Calculus: un software innovativo e sofisticato lanciato da Paroc per il calcolo dell'isolamento tecnico. Calculus è un programma di facile utilizzo adatto anche a chi non ha familiarità con questo tipo di software che offre la possibilità di creare la propria banca dati e salvare i calcoli dell’intero progetto attraverso due versioni: on-line sul portale ed una scaricabile sul proprio pc dotata di maggiori funzionalità.
Link presenta sul mercato PAROC Calculus: un software innovativo e sofisticato lanciato da Paroc per il calcolo dell'isolamento tecnico. Calculus è un programma di facile utilizzo adatto anche a chi non ha familiarità con questo tipo di software che offre la possibilità di creare la propria banca dati e salvare i calcoli dell’intero progetto attraverso due versioni: on-line sul portale ed una scaricabile sul proprio pc dotata di maggiori funzionalità.
Il software calcola le soluzioni realizzate con i prodotti di isolamento tecnico PAROC basati su equazioni descritte nella norma EN ISO 12241 che fornisce i metodi per conteggiare le proprietà relative al trasporto di calore degli impianti in edilizia ed installazioni industriali, prevalentemente in regime stazionario, fornendo un approccio semplificato per il trattamento dei ponti termici. Inoltre, gli ultimi sviluppi del programma, aprono la porta al mondo della cantieristica navale in quanto il database dei prodotti disponibili è stato aggiornato introducendo la gamma Marine & Offshore di PAROC, comprensivi di tutti i rivestimenti ad essi dedicati, consentendo di eseguire i calcoli relativi a tutti gli elementi isolati presenti sulle navi e sulle installazioni offshore quali scarichi, tubazioni, condutture, serbatoi, utilizzando correttamente i prodotti PAROC certificati MED.
Per eseguire i calcoli con i prodotti Marine & Offshore, basta accedere al link del software, inserire un segno di spunta nella casella di selezione “Marine object” (Elemento Navale) presente alla voce “Select object” (Selezione oggetto). L'offerta del database dei prodotti passa così a quelli navali.
L'introduzione dei prodotti Marine & Offshore con gli specifici rivestimenti consente di utilizzare la corretta emissività termica nel calcolo della temperatura superficiale delle coibentazioni. Ciò rappresenta una notevole importanza sia per la protezione del personale imbarcato, garantendo l’effettiva sicurezza del materiale impiegato, oltre a una garanzia per il corretto funzionamento dell’isolante applicato. Infatti nella cantieristica cresce sempre più l'attenzione per i risparmi di peso delle imbarcazioni ai fini dell'efficienza di impiego dei combustibili, dell'autonomia di navigazione e della manovrabilità e per i progettisti disporre di un software utile, sempre aggiornato e correttamente configurato dalla casa madre sui prodotti applicati, diviene uno strumento indispensabile per valutare il peso degli isolamenti impiegati.
Calculus è gratuito e semplice da utilizzare con qualunque dispositivo.
Non vi resta quindi che provarlo e darci la vostra opinione!
L'isolamento in lana di roccia è un prodotto naturale, utilizzato in ambito industriale da oltre 80 anni, ottenuto dalla roccia vulcanica fusa, trasformata in fibre e impregnata di una piccola quantità di legante organico (2-4%) per stabilizzarla, quindi passata in un ulteriore forno per l’indurimento ed il taglio a misura.
La lana di roccia Paroc così ottenuta è estremamente naturale e racchiude ottime caratteristiche di: Durabilità - Efficienza in termini energetici - Fono assorbenza - Antincendio - Anti umidità - Riutilizzo e Sicurezza.
La lana Paroc non è solo un prodotto naturale, ma naturalmente sostenibile in quanto segue un preciso protocollo nel rispetto dell’ambiente: un valore aggiunto per il consumatore attento all’ambiente e rispettoso delle risorse del nostro pianeta.
Per maggiori informazioni segui il link: Paroc l'isolamento naturalmente sostenibile
Da uno studio sperimentale eseguito su differenti materiali isolanti da un laboratorio esterno indipendente, la lana di roccia Paroc è risultata uno dei materiali isolanti più performanti in termini di resistenza all'umidità. L’analisi è stata condotta su quattro diversi meccanismi di trasporto dell'umidità ed il loro effetto sugli edifici con la consapevolezza che l'umidità penetra nelle strutture non solo durante le precipitazioni atmosferiche, ma anche attraverso un percorso silente difficile da controllare.
Da uno studio sperimentale eseguito su differenti materiali isolanti da un laboratorio esterno indipendente, la lana di roccia Paroc è risultata uno dei materiali isolanti più performanti in termini di resistenza all'umidità. L’analisi è stata condotta su quattro diversi meccanismi di trasporto dell'umidità ed il loro effetto sugli edifici con la consapevolezza che l'umidità penetra nelle strutture non solo durante le precipitazioni atmosferiche, ma anche attraverso un percorso silente, difficile da controllare.
I meccanismi di trasporto dell'umidità sono attentamente studiati in fase di progettazione degli edifici, ma devono essere anche accuratamente valutati durante la costruzione degli edifici, non solo per la corretta applicazione dei prodotti, ma anche per gli interscambi tra materiali diversi e la loro conservazione in cantiere.
Un approfondito studio condotto dall'ente VTT (VTT-S-05337-17) ha dimostrato che esistono differenze tra i diversi materiali isolanti in termini di resistenza all'umidità.
Infatti, durante la realizzazione di un immobile viene inevitabilmente conferita alla struttura una certa quantità d’acqua atmosferica che si somma a quella contenuta nei materiali da costruzione, ed anche se l'isolamento non si bagna, il livello di umidità del resto dei componenti aumenta a volte anche di parecchi punti. Per questa ragione la permeabilità al vapore acqueo dell'isolante svolge un ruolo chiave nella velocità di asciugatura dell'intera struttura consentendo all'umidità di fuoriuscire.
Per maggiori informazioni scarica gratuitamente la Guida Paroc e segui l’articolo su Edilportale: L'isolamento più asciutto sul mercato
Dispersione di flusso di calore, inefficienza energetica, discontinuità costruttive, mancato comfort sono alcuni degli aspetti che si avvertono in presenza di zone di ponte termico.
Tali zone, se non opportunamente progettate, sono la causa di svariate problematiche:
Per maggiori informazioni: Link Industries: le zone di ponte termico e l'involucro edilizio
Una costruzione moderna si riconosce non solo dai trionfi dell'architettura contemporanea, ma anche dalle tecnologie di installazione all’avanguardia e in continuo sviluppo: dagli impianti di riscaldamento e acqua sanitaria, dai tubi di scarico e fumi, dai camini, dalle apparecchiature HVAC alle condotte di ventilazione.
Infatti i sistemi di installazione svolgono svariati ruoli in termini di funzionalità di un edificio e primo fra tutti la sicurezza antincendio.
Per maggiori informazioni:
I sistemi HVAC, progettati per una circolazione efficiente di aria e di acqua per il riscaldamento, la ventilazione e il condizionamento dell'aria, rappresentano il "sistema cardiovascolare" di un edificio; un “sistema” che, attraversando tutte le aree dell’edificio, deve rispettare la compartimentazione ai fini della Prevenzione Incendi. Questa non è altro che la suddivisione dell’edificio in aree delimitate da strutture con resistenza al fuoco predeterminata al fine di controllare e contenere la propagazione del fuoco in caso di incendio.
Poiché è comune che le condotte di ventilazione attraversino pareti e solai con funzione di compartimentazione antincendio, è fondamentale che attraversandoli mantengano inalterata la compartimentazione all’incendio.
Le condotte di ventilazione utilizzate in questi casi devono essere certificate secondo le norme EN1366-1, specifiche per determinarne la resistenza al fuoco.
Una condotta certificata è in grado di attraversare pareti e solai compartimentanti senza indebolirne la resistenza al fuoco e quindi garantendo la prestazione dell’intera compartimentazione antincendio. Per questa ragione tutti gli impianti che attraversano compartimentazioni antincendio devono soddisfare determinati requisiti:
• prevenire il passaggio di fuoco e fumo tra diverse zone compartimentate;
• evitare il rapido aumento della temperatura negli attraversamenti e l'accensione potenziale di materiali combustibili nelle diverse zone compartimentate;
• mantenere la resistenza meccanica in caso di incendio.
La normativa EN1366-1, infatti, prevede varie tipologie di canalizzazioni che si differenziano in virtù della propagazione dall’interna o all’esterno alla condotta dell’incendio (iào, ißo) e della disposizione verticale o orizzontale della condotta (ve-ho). La classificazione di resistenza al fuoco viene fornita come il limite di tempo (in minuti 15, 30, 45, 60, 90, 120, 180 etc.) durante il quale i criteri di prestazione sono soddisfatti in specifici test antincendio standardizzati. I criteri di resistenza al fuoco per gli attraversamenti sono simili a quelli adottati per gli elementi costruttivi degli edifici, vale a dire:
Integrità (E) è la capacità di un campione di un elemento testato di impedire il passaggio di fiamme e gas caldi attraverso il lato esposto al fuoco e prevenire il verificarsi di fiamme sul lato non esposto.
L'isolamento (I) definisce la capacità di mantenere l'innalzamento della temperatura della zona non esposta al di sotto dei livelli specificati.
Tenuta ai fumi (S) definisce il passaggio dei fumi di incendio al lato non esposto al fuoco.
A seconda del tipo di installazione, si dovranno scegliere canalizzazioni di ventilazione con le idonee prestazioni antincendio.
Paroc ha messo a punto un prodotto incombustibile trapuntato su rete che solitamente viene rivestito con foglio di alluminio interposto tra lana e rete per la protezione antincendio delle condotte di ventilazione.
Il prodotto è PAROC Hvac Fire Mat (Alucoat) , un materassino incombustibile, flessibile, in lana di roccia biosolubile, rivestito con foil di alluminio su una faccia e successivamente trapuntato con rete in acciaio zincato esagonale a triplice torsione. E’ testato per raggiungere una protezione fino a EI 120 di condotte rettangolari e circolari, sia verticali che orizzontali, per esposizione da fuoco interno ed esterno. Per tutte le soluzioni, gli spessori di prodotto da applicare e le caratteristiche delle condotte metalliche dovranno rispondere a quanto riportato nei certificati di laboratorio.
Al momento della posa è richiesto di rivestire il condotto di ventilazione con il materassino PAROC Hvac Fire Mat Alucoat chiudere i bordi longitudinali e trasversali con filo di acciaio zincato. Fissare ulteriormente il materassino al condotto di ventilazione con il filo di acciaio zincato ogni 330 mm (due fissaggi per fascia di materassino).
Per maggiori informazioni:
Le Coppelle Paroc fanno notizia su Infobuild
Con la piena consapevolezza che l’interesse primario di ciascun stakeholder sia quello di assicurarsi un investimento funzionale, efficiente e, naturalmente, vantaggioso, Link presenta le coppelle in lana di roccia: il prodotto ideale per incrementare l’efficienza e la durata degli impianti industriali oltre che per realizzare un corretto isolamento termico di tubature ad alta temperatura o tubazioni per riscaldamento acqua sanitaria, e per minimizzare il consumo di energia massimizzando la reale vita dell’impianto.
La lana di roccia PAROC è un materiale naturale e rispettoso dell’ambiente che offre soluzioni specifiche altamente performanti per l’isolamento termico, acustico e per la protezione passiva dal fuoco nelle costruzioni e riqualificazioni civili, negli impianti industriali, nel settore navale e off-shore.
La lana minerale si produce con materie prime reperibili in abbondanza in tutto il globo e con una quantità di materiali di riciclo in costante aumento.
Inoltre, l’attività di ricerca e sviluppo nel campo dell’isolamento industriale ha beneficiato della stretta collaborazione con clienti ed esperti del settore. Tutti i prodotti sono stati studiati per incrementare l’efficienza e la funzionalità dell’impianto e per rispettare i più severi standard di qualità.
Ci pregiamo pertanto di presentarVi, attraverso le relative schede prodotto e connesso video, le coppelle summenzionate:
Le soluzioni in lana di roccia in generale, e le coppelle in particolare, aumentano il comfort e la sicurezza degli ambienti nei quali sono utilizzate, migliorando l’efficienza energetica degli edifici e le performance di rendimento degli impianti: sono vantaggi di indubbio valore economico ed ambientale derivanti da un impianto ben isolato.
Nuovi test per la protezione dal fuoco di acciaio e calcestruzzo con PAROC CGL20cy e PAROC FPS 17.
Paroc ha sviluppato due prodotti specifici per la protezione di calcestruzzo (PAROC CGL20cy e PAROC FPS 17) e acciaio (PAROC FPS 17) sfruttando le eccellenti proprietà termo-acustiche e di resistenza al fuoco della lana di roccia.
Calcestruzzo - PAROC CGL20cy protegge fino a REI 240 con soli 60mm di isolante qualsiasi soletta in calcestruzzo
Calcestruzzo e acciaio - PAROC FPS17 protegge fino a REI 240 con soli 20mm di isolante qualsiasi soletta in calcestruzzo e fino a R 210 qualsiasi tipologia di trave in acciaio con vari spessori.
Per maggiori informazioni scriveteci a isolamento@linkindustries.com
Link Industries SpA, fa propria la considerazione che a crear valore per il Cliente è la fornitura di un prodotto qualitativamente ineccepibile, accompagnato da una serie di attività pensate per generare valore.
Per questo la gamma accessori per la coibentazione navale proposta da LINK è corredata dalle seguenti certificazioni:
Modulo B - Certificato M.E.D. di “bassa attitudine alla propagazione della fiamma” secondo IMO Res A 653(16);
Modulo E – Certificato CE garanzia di qualità dei prodotti.
Link Industries SpA, fa propria la considerazione che a crear valore per il Cliente è la fornitura di un prodotto qualitativamente ineccepibile, accompagnato da una serie di attività pensate per generare valore.
Per questo la gamma accessori per la coibentazione navale proposta da LINK è corredata dalle seguenti certificazioni:
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LINK GLASS FABRIC TAPE 0.12
Nastro in tessuto di vetro bianco da 105 gr/m2 di peso e 0.12 mm di spessore trattato con speciali resine autoestinguenti. Utilizzato prevalentemente in ambito nautico e navale per coprire i giunti tra pannelli isolanti rivestiti con tessuto di vetro nelle coibentazioni “a vista”. La speciale trama lo rende idoneo ad essere impregnato con collante vinilico.
LINK GLUE V20
Adesivo aceto-vinilico per utilizzo nel settore nautico e navale. Particolarmente idoneo per la sigillatura dei giunti tra pannelli coibentanti rivestiti con tessuto di vetro (di varie grammature e spessori) tramite nastro in fibra di vetro. Utilizzato inoltre per l’incollaggio di rivestimenti superficiali quali tessuti in fibra di vetro di varie grammature e spessori su supporti in materiali isolanti quali lane minerali, roccia e vetro.
LINK PE WRAP
Pannello in lana di roccia incombustibile PAROC Marine Slab imbustato in un film a base polietilenica autoestinguente nero. E’ utilizzato in ambito navale prevalentemente per l’isolamento di pavimenti all’interno di cabine.
Per ulteriori informazioni il nostro ufficio tecnico è a vostra costante disposizione.
Sede Amministrativa: Ponte Morosini, 49 Marina Porto Antico 16126 Genova
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Tel. +39 010 2546.901 – Fax +39 010 2546.999 –
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