Il marchio PAROC ed il caratteristico imballaggio a strisce bianche e rosse, racchiude soluzioni per l’isolamento termico, antincendio e acustico in varie applicazioni.
E’ riconoscibile non solo per il packaging ma soprattutto come sinonimo di soluzioni di isolamento ad alta efficienza energetica e antincendio.
I prodotti Paroc, infatti, non contengono ingredienti o prodotti chimici che ne impediscono il riciclo, aumentano il comfort e la sicurezza dell’ambiente nel quale sono installati, migliorano i luoghi di lavoro e l’efficienza dei processi industriali.
La lana di roccia Paroc è pienamente conforme ai stringenti dettami imposti dal sistema finlandese RTS Building Information Foundation per la classificazione delle emissioni dei materiali per edilizia, ed inoltre soddisfa i requisiti più severi (M1) nel sistema volontario finlandese per il calcolo delle emissioni dei materiali isolanti.
La sicurezza dei prodotti Paroc, per la salute umana e per l’ambiente, è attestata dalla loro conformità, a livello europeo, ai seguenti standard:
- REGOLAMENTI: REACH (n°.1907/2006 CE) e CLP (n°.1272/2008 CE)
I prodotti in lana di roccia Paroc sono conformi ai regolamenti REACH (concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche e che istituisce un’Agenzia europea per le sostanze chimiche) e CLP (concernente la classificazione, l’etichettatura e l’imballaggio delle sostanze e delle miscele). Ciò comporta che vengano eseguiti controlli periodici relativamente alla presenza delle sostanze menzionate nella lista delle “sostanze candidate”, cioè quelle sostanze estremamente preoccupanti e/o pericolose per la salute umana se presenti in percentuale superiore allo 0,1% in peso. Nessun prodotto Paroc contiene tali sostanze in percentuali superiori ai limiti soglia dichiarati nel Regolamento.
Per questi motivi, ai sensi dei Regolamenti, non è richiesta alcuna scheda di sicurezza per i prodotti Paroc. È altresì disponibile un’apposita scheda contenente le istruzioni sulla sicurezza d’uso.
- CLASSIFICAZIONE EUROPEA - REGOLAMENTO CE 790/2009
Il 10 Agosto 2009 la Commissione Europea ha emesso il Regolamento “CE 790/2009” recante modifica, ai fini dell’adeguamento al progresso tecnico e scientifico, del Regolamento CLP relativo alla classificazione, etichettatura ed imballaggio delle sostanze e delle miscele. In tale Regolamento viene annullata la classificazione R38 (irritante) per le lane minerali. Pertanto i prodotti in lana di roccia Paroc non provocano irritazione alla pelle per sfregamento meccanico, come stabilito da tale Regolamento.
Il Centro Internazionale di Ricerca sul Cancro (IARC), membro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha condotto approfonditi studi sulla pericolosità delle fibre minerali, identificando come caratteristiche discriminanti la composizione chimica e la bio-persistenza, ovvero la capacità di rimanere per lungo tempo nel corpo umano, provocando infiammazioni, irritazioni e potenzialmente anche il cancro. Dalle ricerche effettuate è emerso che l’impiego di lane minerali non costituisce un incremento della probabilità di sviluppare neoplasie.
Le lane minerali, e quindi anche la lana di roccia Paroc, vengono inserite nella classificazione IARC all’interno del Gruppo 3, “non classificabili in quanto alla loro cancerogenicità per l’uomo”,al pari di sostanze quali il tè ed altri alimenti.
La lana di roccia Paroc è sicura: per la sua produzione non vengono utilizzati né CFC né HCFC, non contiene amianto ed ottempera alla Nota Q.
La Direttiva della Commissione Europea 97/69/CE del 5 dicembre 1997, recepita a livello nazionale con il D.M. 01/09/98 e con la Circolare n. 4 del 15 marzo 2000, ha introdotto per le lane minerali la “Nota Q”, relativa alla bio-solubilità. La Nota Q è stata poi ripresa e confermata dal Regolamento CLP, modificato dal Regolamento CE 790/2009.
La Nota Q prevede che le lane minerali contenenti un quantitativo di ossidi alcalino-terrosi superiore al 18% in peso possano essere sottoposte ad esperimenti che ne verifichino la biosolubilità, ovvero la predisposizione ad essere assorbite ed espulse dall’organismo umano.
La biosolubilità della lana di roccia Paroc è attestata dal certificato n°. 02G01013 del 20/09/2001 dell’Istituto Fraunhofer di Hannover.
A maggior garanzia delle caratteristiche di biosolubilità delle proprie produzioni, Paroc ha aderito al marchio volontario dell’ente di certificazione europeo EUCEB (European Certification Board for Mineral Wool Products), che garantisce, attraverso il controllo continuo della produzione, che sia rispettata la composizione originaria conforme alla Nota Q, così come certificato dall’Istituto accreditato.
A livello nazionale, il 25 marzo 2015, la Conferenza Stato/Regioni ha approvato il documento “Le Fibre Artificiali Vetrose (FAV): Linee guida per l’applicazione della normativa inerente ai rischi di esposizioni e le misure di prevenzione per la tutela della salute”, aggiornate il 10 Novembre 2016, che riprende e conferma i concetti già espressi dalla normativa europea, indicando come sicure per la salute degli utenti e degli operatori le lane minerali che rispettino la Nota Q oppure la Nota R (relativa al diametro ponderato della fibra).
Le lane minerali in possesso di un certificato di conformità alla nota Q e/o R (documenti che, come la certificazione EUCEB, dovranno essere mantenuti a disposizione di eventuali controlli da parte degli organi di vigilanza e che sono sufficienti a dimostrare la non pericolosità del rifiuto stesso), non sono sostanze né cancerogene né irritanti. La novità introdotta dalle nuove Linee Guida è che la nota Q deve essere verificata per via documentale essendo in tal caso sufficiente quanto contenuto nelle schede informative di sicurezza che accompagnano i prodotti.
Ai rifiuti dunque contenenti queste lane minerali, viene attribuito lo status di “rifiuto speciale non pericoloso“ ed il codice CER 170604.
Lo smaltimento dei rifiuti costituiti da fibre minerali artificiali può avvenire direttamente all’interno della discarica in celle dedicate, realizzate con gli stessi criteri adottati per i rifiuti inerti, ed effettuato in modo tale da evitare la frantumazione dei materiali (cfr. art. 6 del D.M. 27/09/2010 “Definizione dei criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica, in sostituzione di quelli contenuti nel decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio 3 agosto 2005”).
A Paroc è stato assegnato il marchio di qualità RAL, che attesta che i prodotti in lana di roccia non contengono sostanze cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione, in base alla regola tecnica tedesca per le sostanze pericolose TRGS 905.
La direttiva RoHS, entrata in vigore il 1° luglio 2006, limita l’utilizzo di sei sostanze pericolose nella costruzione di vari tipi di apparecchiature elettriche ed elettroniche in quantità superiori ai valori massimi di concentrazione: Piombo, Mercurio, Cadmio, Cromo esavalente, Bifenili polibromurati (PBB) ed Etere di difenile polibromurato (PBDE).
I prodotti in lana di roccia Paroc NON contengono alcuna delle sostanze pericolose descritte nella direttiva RoHS.
- STANDARD INTERNAZIONALI: SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITà (ISO 9001:2015) e SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE (ISO 14001:2015)
Gli stabilimenti Paroc sono certificati in accordo al sistema di qualità ISO 9901 e al sistema ambientale ISO 14001. Questi sistemi gestionali garantiscono la costanza e l’elevata qualità dei prodotti Paroc, nel massimo rispetto dell’ambiente.
Link è importatore ufficiale della lana di roccia PAROC; una scelta basata sulle garanzie prestate e sulla qualità intrinseca del prodotto, proponendo sul mercato una lana che può essere utilizzata senza rischi, nè per la salute umana, in quanto viene prodotta esclusivamente in fibre ad alta biosolubilità, né per l’ambiente, in quanto viene prodotta con materiali naturali e rispettosi dell’ambiente per tutto il ciclo di vita.